venerdì 6 dicembre 2019

Anagni - Mostra personale di Alberto Vari, vista da Enrico Fanciulli


Nelle sale di Via Vittorio Emanuele, al n. 230 presso l’Asssociazione culturale         “Anagni Viva”, espone Alberto Vari.
Presente con 38 quadri, l’Artista anagnino si presenta al pubblico con un vasto repertorio di opere: paesaggi, nature morte e ritratti.
Sin dalla prima personale dell’allora giovanissimo pittore potei notare delle qualità che poi progressivamente hanno trovato modo di affermarsi ed acquisire spessore nel discorso artistico.
Alberto ha seguito un percorso di studi che gli ha conferito la necessaria preparazione e tecnica.
Si è infatti diplomato presso l’istituto d’Arte di Anagni, poi ha completato gli studi artistici presso il Magistero d’Arte di Firenze; frequentando contemporaneamente la scuola libera di nudo presso l’Accademia di Belle Arti, sotto la direzione di Emanuele Cavalli.
A Firenze ha lavorato nel campo dell’arredamento e del disegno industriale, progettando mostre alla Loggia Rucellai di Leon Battista Alberti a Palazzo Strozzi e lavorando nello studio di Bianca Garinei.
Con tale preparazione ha affrontato il non facile percorso artistico del pittore, con tutto l ‘impegno necessario.
Ricordo un episodio avvenuta all’estero: tornavamo dalla Polonia, alla fine della nostra vacanza, e dovevamo fermarci alla dogana di confine con l’allora Cecoslovacchia.
La funzionaria del turno ispezionò la vettura e sequestrò un sacco a pelo e dei quadri dipinti da Alberto in Polonia. Fu poi chiarita e risolta l’imbarazzante situazione e i quadri e il sacco vennero restituiti.
Ripartimmo e mentre tornavamo in Italia, Alberto, che sino a poco prima aveva avuto un viso cupo e preoccupato sentendosi finalmente liberato da un incubo esclamò: “ ma allora i miei quadri valgono qualcosa se me li volevano sequestrare! “ Al che scoppiammo a ridere ambedue.
Alberto è stato allievo a Firenze di Giovanni Colacicchi, ed ha ricevuto la sua preparazione artistica in un ambiente culturalmente privilegiato. Coerente con l’insegnamento ricevuto fa una pittura figurativa e tonale.
Diceva H. Hesse: “ l’inizio di ogni arte è l’amore. Il valore e la portata di ogni arte saranno decisi innanzitutto dalla capacità d’amore dell’artista.”
Alberto ha capacità d’amore e riserva un’attenzione particolare alla natura, fonte di energia e di ispirazione, compiendo un atto di fede.
E’ alla costante ricerca del “ bello”, sospinto da un sentimento permeato di umanità. Si esprime con sincerità e trasporto emozionale.
Diceva Renoir: “ a me piacciono i dipinti che mi fanno desiderare di passeggiarvi dentro, se rappresentano paesaggi, di accarezzarli se rappresentano donne”.
I quadri di Alberto, in particolare quelli più felici, fanno anch’essi desiderare di passeggiarvi dentro o altrimenti di essere accarezzati.
In esse il fruitore più sensibile può cogliere una vena di umanità palpitante tanto più preziosa perchè espressa in un periodo nel quale si assiste all’isolamento dell’uomo e ad un transumanesimo avanzante.
I temi che Alberto tratta, vengono realizzati con un linguaggio idoneo che trasmette ai fruitori delle opere ora un senso di gioia, ora un senso di amorevole trasporto per la sua città, ora con un senso nostalgico di tempi andati, facendo rivivere sulla tela immagini serene e coinvolgenti, cose che sono state distrutte dalla volgarità dell’uomo.
 Alberto: vuole colloquiare con gli uomini rivolgendosi al loro cuore ed alla loro mente attraverso la pittura.
Non vuole fare certo un discorso zoppo; come sovente avviene nell’arte contemporanea, ove una così detta “ opera d’arte” viene concepita come un’opera di ingegneria che si esprime in codice, ma si serve della semplicità che è elemento della vera arte, e cerca di farsi capire senza bisogno di interpreti, cosa certamente molto apprezzata dai suoi estimatori.
Nella rassegna, Anagni recupera un posto centrale, tra i vari paesaggi le nature morte e i ritratti. Tra le molte tele esposte, tutte di ottima fattura, ci piace segnalare quello dipinto a Cisogna, che rende un immagine della campagna anagnina, in quel di San Filippo: vi appare una casa abbandonata con altre casupole nei piani più lontani, una vegetazione tipica della campagna locale ed un lembo di terreno incolto in primo piano.
L’immagine è resa con un valido equilibro compositivo, attraverso una ponderata gradazione di tono ed una armoniosa e vivace gradazione di colore che raggiunge la liricità.
Le nature morte esposte, tutte belle, mostrano una ottima capacità di analisi strutturale, un attento studio dei toni, dei volumi, ed una esecuzione sciolta ed esperta.
In particolare i melograni sono eseguiti felicemente, con il rosso che domina e che dona alla tela un’idea di gioia e di ricchezza.
La rassegna, ospitata in due caratteristiche sale, offre un’ampia panoramica di temi pittorici, tra i quali Anagni occupa il posto principale.
Alberto ha dedicato la rassegna, con un amorevole pensiero, a sua madre, la compianta Rosina che tanto fece perché lui si fosse potuto realizzare.                                                                                                                                                            
ANAGNI, 5/12/2019
ENRICO FANCIULLI

mercoledì 4 dicembre 2019

Anagni - Mostra personale di Alberto Vari

Sabato, 7 dicembre 2019, alle ore 16,30, sarà inaugurata la mostra personale di Alberto Vari. L'esposizione avrà luogo presso la sede dell'associazione culturale "Anagni Viva", civico 230 del corso Vittorio Emanuele, e resterà aperta fino al 18 dicembre prossimo, osservando  i seguenti orari: dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.30 alle ore 20.00. Presenteranno la mostra il prof. Francesco Colacicci e Luca Pierron.
Alberto Vari è stato infatti allievo del maestro Giovanni Colacicchi e come tale ha una solida preparazione artistica. Ha realizzato numerosi quadri e partecipato a molte mostre ricevendo sempre grandi apprezzamenti.
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domenica 29 settembre 2019

Anagni - Escursione didattica al Rio con studenti del Liceo Dante Alighieri

Anagni - Ieri, 28 settembre 2019, si è svolta una interessante escursione al Rio, con alcune classi del Liceo Dante Alighieri di Anagni, nell’ambito di un progetto realizzato con fondi europei.
Il mio compito è stato quello di guida, in particolare per gli aspetti geologici del sito (le Marmitte e il fondale dell’antico mare). I docenti di materie scientifiche, Francesca Frattale, Antonio Collalto e Vanni, hanno messo in luce tutte le capacità di conoscenza pratica, oltre che teorica: con l’attiva partecipazione degli alunni sono stati fatti prelievi dell’acqua per successivi esami di laboratorio e sono stati esaminati gli esemplari di flora e fauna presenti. Tra le numerose impronte nel fango sono state rinvenute anche quelle di lupo. La partecipazione era aperta al pubblico; tra gli altri erano presenti la prof.ssa Annamaria Cesaritti e il consigliere comunale Nello di Giulio.
Il corso di questo torrente è un ecosistema rimasto intatto da millenni. Purtroppo negli ultimi decenni è stato gravemente danneggiato. In molti infatti considerano il Rio come una discarica, anche se recentemente ho potuto notare una lieve diminuzione dell’inquinamento (presenza dei pesci). Qualcuno continua a passare dentro il torrente con dei trattori, sconvolgendone il letto. Le vie di accesso al Rio Tufoli e Colle Fiore (vecchia strada comunale Anagni-Acuto) sono quasi impraticabili a causa dei rovi e di altra vegetazione spontanea e la loro ampiezza è stata ridotta dall’occupazione dei proprietari dei terreni adiacenti.
E’ necessario che intervengano l'amministrazione e le autorità di controllo del territorio. Carlo Ribaudo

sabato 7 settembre 2019

Le contrade medievali (guida di Anagni, 1989)


In occasione del Palio cittadino si forniscono alcuni dati sulle contrade anagnine. Quelle attuali  non corrispondono del tutto alle contrade medievali. I dati sono tratti dalla Guida di Anagni, testo a cura di Carlo Ribaudo, edita nel 1989 dalla ProLoco, con il contributo dell'attuale BancAnagni (Banca di Credito Cooperativo).
Questo libro è stata la prima guida che, basandosi su studi scientifici, ha diffuso presso il grande pubblico, la descrizione e la suddivisione in contrade di Anagni in età medioevale. Da qui probabilmente ha preso spunto la divisione in contrade alla base del Palio di Anagni (dal 1994).
La guida, in attesa di ristampa, è stata molto imitata, spesso senza essere citata.
Potete trovare il volumetto in biblioteca; esiste anche l'edizione in inglese.


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Le stampe qui riprodotte, esclusa la prima del 1749, fanno parte dell'opera: Recueil de Vues et fabriques pittoresques d'Italie,... Paris, 1804. Le acqueforti sono opera di BOURGEOIS Florent Fidèle Constant (1767-1836), pittore e disegnatore francese, allievo di David. Le sue opere sono esposte a Fontainebleau e al museo d'Orsay. AnagniArte 

Le contrade medievali  di Anagni 



Stampa del 1749 - Panorama di Anagni

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Al culmine della sua ascesa storica, verso la fine del XIII secolo, la città di Anagni era suddivisa in
dieci contrade (o regioni), disposte in gran parte lungo la sua strada più importante, la via Maggiore (l’odierna via Vittorio Emanuele).
Dalla parte alta a quella bassa le principali otto contrade erano così disposte:

CASTELLO

La contrada Castellum (odierna S.Maria) racchiude l’area dell’antica acropoli ernico-romana.
Prese questo nome nel Medioevo grazie alla sua caratteristica di regione fortificata. Isolata rispetto alla città dalle costruzioni romane e dai palazzi baronali, rappresentò per lungo tempo un punto di estrema importanza strategica nella politica della Chiesa.
Dal periodo di Bonifacio VIII, per la continua presenza di baroni imparentati con il Papa, la contrada venne indicata anche con l’appellativo di Quartiere Caetani. Il Castello racchiude entro i suoi confini parte dei monumenti e tesori più significativi della città: porta Santa Maria, la Cattedrale con la Cripta, il palazzo di Bonifacio VIII e il palazzo Trajetto.

TORRE

In questa contrada, nell’area dell’attuale piazza Dante, sorgeva probabilmente il foro romano. Ne costituivano il necessario sostegno i pilastri in opus quadratum e la possente sostruzione in opus reticulatum ancora visibili lungo via Bagno, notevole esempio di architettura sillana.
La contrada Turris (odierna S. Giovanni) si trovava a ridosso dell’antica acropoli. Il toponimo deriva dall’elemento architettonico che la caratterizzava maggiormente nel Medioevo: la casa torre. Questa tipologia di abitazione, che si sviluppa in altezza e presenta sul fronte stradale il lato breve, conobbe la massima diffusione nel Duecento in concomitanza con l'emergere della classe borghese.

TRIVIO



La contrada Trivio è situata in una zona quasi pianeggiante al centro della città. Il toponimo della regione deriva dal trivio stradale che si sviluppa quasi all’altezza del palazzo comunale.
L’intera contrada, vero e proprio centro commerciale-amministrativo della città (il Comune), presenta notevoli esempi di architettura civile medievale.




TUFOLI

La regione Tufoli, odierna S. Pancrazio, situata nella parte settentrionale della città tra il Castello, il Trivio e la regione di Piscina, è stata in ogni tempo quartiere popolare. Rimasta ai margini del grande rinnovamento edilizio del XVIII e XIX secolo, ha conservato un originale tessuto urbanistico medievale.

PISCINA

Questa contrada, il cui toponimo trae origine dalla presenza di una fonte (Fons Piscinae) che probabilmente riforniva le terme in epoca romana e che è ricordata tra i beni del comune in un documento del 1321, si estende a nord della via Maggiore. Per la sua esposizione e per la leggera depressione in cui si trova non è mai stata particolarmente popolata. L’unico asse viario (via Piscina), parallelo alla Via Maggiore, parte dall’interessante monastero di S. Chiara per arrivare, fiancheggiato da edifici rimodernati, nella zona del parco pubblico a ridosso delle mura romane, in vicinanza del grande complesso degli Arcazzi.



COLLE SANT’ANGELO

La regio collis Sancti Angeli, delimitata dalla via Maggiore e a sud dalle mura romane, occupava la zona in gran parte pianeggiante che va dal Palazzo comunale alla regione Valle S. Andrea. Per la sua posizione dominante, rispetto a quest’ultima ed alla contrada Piscina, fu scelta dalla potente famiglia Conti per costruirvi il proprio palazzo in un periodo (fine del XIII secolo) nel quale le altre posizioni strategiche della città, Castello e Torre, erano occupate dai Caetani.
Le principali vie della contrada, oltre alla citata via Maggiore, sono: parte di via della Valle e l’attuale via Garibaldi che termina con la cinquecentesca porta San Francesco.

VALLE SANT’ANDREA

Questa contrada, il cui toponimo è dettato dalla morfologia della zona, leggermente depressa rispetto al confinante S.Angelo, è racchiusa entro due direttrici principali: la centrale via Maggiore, sulla quale si affacciano palazzi settecenteschi, e buona parte di via della Valle, caratterizzata da molti edifici medievali. Alla confluenza delle due strade si apre la piazzetta con la chiesa di Sant’Andrea.

CERERE

La contrada, documentata già dal 1081, occupa la parte occidentale della città, a ridosso di porta Cerere da cui prende il nome.
La regione, ingresso cittadino per i viaggiatori provenienti da Roma, è in buona parte racchiusa da due bastioni cinquecenteschi (Spizzone e Arci) ed è attraversata, sulla sua parte piana, dal tratto iniziale della Via Maggiore. La strada, costeggiata da edifici medievali, alternati a palazzetti, è parallela ad altre due vie che si sviluppano nella zona rilevata della contrada: la via Mezzo (Via Pio Salvati) con interessanti abitazioni dei secoli XIV e XV e la via Superiore o di S. Domenico, il cui toponimo ricorda la presenza di una chiesa, oggi scomparsa dedicata al Santo.
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Vedi anche: Anagni - Modifiche della toponomastica. Salvare la memoria storica di Anagni.(2012).

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sabato 17 agosto 2019

Anagni - Programma della XXVI edizione del Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale



Intervista al direttore artistico della rassegna teatrale Giacomo Zito.
https://www.tg24.info/esclusiva-anagni-il-xxvi-festival-del-teatro-medievale-e-rinascimentale-video/?fbclid=IwAR1sOKh00meYZ0AQGLGq34AWjAAwBCEJgC4TSZ_k33pns7k2nn8TLK1y_kE
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Appuntamento con il XXVI Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni, dal 23 agosto al 1 settembre 2019. Ingresso gratuito, spettacoli ore 21.00

Info: www.comune.anagni.fr.it

martedì 20 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Cavour
Presentazione del Festival
JOURNEY THROUGH THE MOVIE

Concerto di Antonio D’Antò
Un viaggio immaginario che attraverso le suggestioni della musica prova a mostrare altro oltre le scene viste al cinema. Il viaggio diventa una vera passeggiata nella memoria, con una dedica specifica al Festival attraverso l’improvvisazione sul tema medievale Victimae paschali.
Associazione Musicale BMF

Con l’occasione sarà presentato il programma del Festival in compagnia di alcuni tra i suoi ospiti.

venerdì 23 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
IN DIES

Spettacolo inaugurale della Compagnia dei Folli
Il protagonista è l’anno solare e la sua intensa se pur breve vita, fatta di incontri con i personaggi che animano i mesi. Maschere e macchine teatrali, trampoli, fuochi pirotecnici, rappresenteranno insieme tutti i simboli cari alle tradizioni antiche della nostra cultura.

sabato 24 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III 
TUTTO IL RESTO È SILENZIO – ALESSIO BONI LEGGE SHAKESPEARE

con Alessio Boni
musiche dal vivo di Eugenio della Chiara
Infinito / Isabella Borettini
“Il resto è silenzio” è l’ultima frase pronunciata da Amleto e chiude la tragedia che Shakespeare scrisse nel 1600. Considerato come il maggior eroe tragico  della modernità, Amleto, uomo del pensiero, della ragione e della coscienza, è anche eroe ‘moderno’ in quanto immerso in un continuo interrogarsi su di sé e sugli altri.
È la nuova avventura di Alessio Boni che si in cimenta nella lettura dell’Amleto di Shakespeare intervallata da suggestivi momenti musicali alla chitarra.

domenica 25 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III 
JULIET & ROMEO IN JAZZ 
No Shakespeare ma Bandello

con Vittorio Viviani
ai sassofoni Gianluca Lusi
al pianoforte Vittorio Mezza
Fondamenta Teatro e Teatri
La tragica storia dei due famosi e sfortunati giovani amanti di Verona raccontata da Bandello e non da Shakespeare! Dalla novella di Matteo Bandello un emozionante spettacolo di teatro e musica, grazie all’affabulazione della voce recitante, alle dolci note blu del sax e alle recondite armonie vaganti del pianoforte. Suggestive improvvisazioni e rielaborazioni jazz di temi classici, e di originali di Mezza e Lusi, si intrecciano, si uniscono, si sposano con la voce di Vittorio Viviani.  

lunedì 26 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
CONFERENZA - SPETTACOLO
LOOKING FOR MACBETH

conduce Guido Zaccagnini
con Marco Sartucci Sebastiano Colla, Annamaria Iacopini, Maria Tomassi
introduce Gaetano D’Onofrio
regia Velia Viti
Archeoares
Un’indagine su un doppio binario: la visione shakespeariana e verdiana della storia del re scozzese Macbeth, ponendo a confronto i due immortali capolavori che il poeta inglese e il compositore italiano hanno ad essa dedicati, l’uno nel teatro, l’altro nella lirica.
A condurre il pubblico in questa indagine artistica e intellettuale sui due grandissimi autori sarà il prof. Guido Zaccagnini, professore di Storia della Musica al DAMS di Roma Tre e al Conservatorio di Santa Cecilia, compositore, scrittore, critico musicale, autore e conduttore di vari programmi musicali di successo della Terza Rete Radiofonica della RAI: le sue spiegazioni, riflessioni, considerazioni si intervalleranno agli interventi performativi per portare alla luce il valore dei due Macbeth, le loro differenze e le loro similitudini, al fine di avvicinare il più possibile un pubblico generico quale quello del Festival a una comprensione e un apprezzamento completi e assoluti sia dell’opera che della tragedia.

martedì 27 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
CANTIERE GIOVANI
I DUE GENTILUOMINI DI VERONA
di William Shakespeare

con Luca Avallone, Simone Ruggiero, Ilario Crudetti, Emiliano Pandolfi, Chiara Bonome, Chiara David, Andrea Carpiceci
musica dal vivo Gianfranco Galati e Valeria Modica
adattamento e regia Ilario Crudetti
Associazione Culturale Drakkar
In questo adattamento di una delle prime opere di Shakespeare, un cannone dei primi del Novecento è il luogo dell'anima intorno al quale si riuniscono personaggi che sognano il degno finale di una storia d'amore che li renda finalmente liberi. Ognuno di loro, tutti antesignani dei più celebri protagonisti delle opere successive del Bardo, ha il suo tratto particolare e straordinario: un cane invisibile, una velocità fuori dai limiti fisici, una personalità doppia. Lo spettacolo affonda le sue radici nei canoni classici della commedia romantica, e ha il ritmo, allo stesso tempo allegro e malinconico, dettato dall'accompagnamento musicale dal vivo di canzoni popolari italiane del nord e del sud.
http://www.e-performance.tv/2019/02/i-due-gentiluomini.html

mercoledì 28 agosto 2019 ore 21
Piazza Innocenzo III
SEGNALI DAL TERRITORIO
VEGGIO D’ALAGNA USCIR GIOCONDO RISO
LA MARAVIGLIOSA HISTORIA DELLO PANPEPATO – Buffa avventura gastronomica medievale
LA GRANDE BUFALA – Storia d’una burla e d’una bestia sfiancata
di Monica Fiorentini e Mauro Ascenzi

con Mauro Ascenzi, Serena Sansoni, Guglielmo Lello, Francesca Menelao, Andrea Ciaralli, Rachele Anzelotti, Laura Lavorgna, Stefano Serra, Franco Stazi
regia  Monica Fiorentini
Vesta Robur
Due brevi commedie, ambientate ad Anagni e collocate nel periodo medievale – rinascimentale. La prima si svolge, idealmente, durante l’epilogo dell’episodio dello schiaffo di Anagni. Il Papa, liberato, ha fatto ritorno a Roma; la città appare quasi completamente distrutta e saccheggiata, il Natale si avvicina e le famiglie anagnine sono divise fra chi aveva appoggiato il pontefice e chi invece aveva favorito l’ingresso dei legati francesi in città. Quasi per miracolo la dispensa di un ricco palazzo anagnino scampa al saccheggio. Gli ingredienti in essa contenuti, alcuni dei quali fanno parte della ricetta del tradizionale dolce natalizio, prendono vita sulla scena e diventano protagonisti di una curiosa e divertente avventura.
La seconda si svolge nel periodo di carnevale: un conte, un giudice e un prete, ostacolano l'amore dei giovani Firmina e Moroello. Grazie ad un’astuta burla ordita dalla perpetua, i tre verranno messi in ridicolo davanti a tutta la cittadinanza e costretti a far ammenda. 
Come una povera bufala avrà a che fare con tutto ciò, lo si potrà scoprire solo assistendo alla commedia.

giovedì 29 agosto 2019 ore 21
Absidi della Cattedrale
IL DECAMERONE
da Giovanni Boccaccio

con Paola Balbi e Davide Bardi
Associazione Culturale Raccontamiunastoria
Per Storytelling si intende la narrazione orale improvvisata come promossa dal movimento internazionale dello Storytelling Revival e dal FEST (Federation for European Storytelling). Lo Storytelling consiste nella reinterpretazione in chiave moderna dell'antica arte dei cantastorie di tradizione e dell'oratoria attraverso l'opera di storytellers professionisti. Definizione di Storytelling: Lo Storytelling è l'arte di trasmettere attraverso le parole, la modulazione della voce, la gestualità e I movimenti del corpo le immagini di una storia ad un pubblico specifico. Lo Storytelling non prevede testo scritto né a memoria, ma lo storyteller improvvisa di volta in volta le parole della propria performance sulla base di racconti tradizionali (miti, epiche, leggende, racconti popolari, racconti di memoria) e alla risposta del pubblico, rendendo unico ed interattivo
ogni evento.

venerdì 30 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
JULIETTE
Liberamente tratto da Romeo e Giulietta di W. Shakespeare
Creazione per 10 interpreti
un progetto di Loredana Parrella

Testi Aleksandros Memetaj
Progetto luci Gianni Melis
Comunicazione, immagine e costumi Gianluca Formica
con Gianluca Formica, Maeva Curco Llovera, Yoris Petrillo, Caroline Loiseau, 
Luca Zanni, Elisa Melis, Giulia Cenni, Aleksandros Memetaj, 
Maria Stella Pitarresi, Marco Pergallini
Regia e coreografia Loredana Parrella
Produzione Ass. Cult. Twain - Centro di Produzione Danza Regionale
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena - con il sostegno di Mibac e Regione Lazio
Sono passati più di 400 anni da quando la storia di Romeo e Giulietta, l’amore di due giovani, ostacolati dall’attrito tra le rispettive famiglie, dai vincoli del buon costume e dal fato scaldava i teatri londinesi. È la storia che più di tutte le altre opere di Shakespeare ancora scalda il cuore di giovani e meno giovani in tutto il mondo. C’ è quel fantastico momento, nel 5° atto, in cui Giulietta si sveglia e trova di fronte a sé i corpi morti di Paride e del suo Romeo, bacia quest’ultimo nella speranza di morire avvelenata tra le sue labbra, poi estrae il pugnale e si uccide. Ma se in quel momento Giulietta avesse fatto una scelta diversa? Se invece di uccidersi col pugnale di Romeo, avesse accettato l’invito del frate a fuggire? Se fosse scappata, lontano, da sola? Se fosse cresciuta, si fosse innamorata di nuovo, se fosse diventata madre?

sabato 31 agosto 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
RIGOLETTO
Opera di Giuseppe Verdi

con Carmelo Caruso, Angelo Fiore, Patrizia Cigna, Stefania Scolastici, Carlo Di Cristoforo,  Andrea Scorsolini, Arianna Castelli, Cristian Alderete, Guido Bernoni, Silvio Riccardi, Nicoleta Turliu, Egidio D’Elia, Eleonora Leonori
regia Gianmaria Romagnoli
direttore Maurizio Morgantini
scenografie Giovanni di Mascolo
maestro del coro Renzo Renzi
maestro alle luci Emanuele Lepore
Orchestra sinfonica Europa Musica / Coro Lirico Italiano
Produzione Europa Musica
Rigoletto: una delle opere più conosciute ed eseguite nel mondo di tutto il repertorio operistico. Per quest’opera è stato studiato un grande allestimento che vedrà strutture che ruotando e muovendosi su binari modificheranno le scene dell'opera senza interruzioni dell'azione drammaturgica.

domenica 1 settembre 2019 ore 21.00
Piazza Innocenzo III
DA SHAKESPEARE A PIRANDELLO

con Giorgio Pasotti
regia Davide Cavuti
Skyline productions
Un percorso nel mondo della letteratura e del teatro attraverso l’opera di due grandi scrittori: Giorgio Pasotti proietterà gli spettatori nelle atmosfere disegnate dai due geni, e interpreterà i testi in modo originale, calandosi nei personaggi attraverso le storie raccontate.   

http://www.dramma.it/index.php?option=com_content&view=article&id=28185:festival-del-teatro-medievale-e-rinascimentale&catid=35&Itemid=72

giovedì 18 luglio 2019

Importanza di una pinacoteca ad Anagni (2015)

E' importante che Anagni si doti, oltre che del museo archeologico, di una pinacoteca comunale: questo per potenziare il suo richiamo turistico.
Il Comune possiede una collezione di quadri, dei quali speriamo che esista almeno un inventario, visto che girano voci di qualche sparizione avvenuta in passato. 
Sembra inoltre che gli eredi Colacicchi siano disposti a dare in prestito temporaneo delle opere del padre. http://anagniarte.blogspot.it/2009/12/giovanni-colacicchi.html 
Il turismo ad Anagni non si può reggere solo sulla cattedrale e i sui beni della Chiesa, i cui introiti non riguardano le casse della città. CR



mercoledì 3 luglio 2019

Anagni sotto i piedi - La torre medievale di Tufano (2014)



La torre medievale di Tufano con recinto murario, attualmente è inaccessibile e quasi completamente avvolta dalla vegetazione, che lentamente la sta distruggendo. La fortificazione era a difesa di un mulino, che sfruttava il vicino corso d'acqua, e faceva parte di un sistema di avvistamento e difesa del territorio. Il complesso subì delle modifiche nel Cinquecento. La struttura nel corso dei secoli ebbe vari proprietari e numerosi affittuari.
La mola è attualmente proprietà di un privato. CR

mercoledì 19 giugno 2019

Anagni - "Sorelle d'Italia" di Enrico Fanciulli

"Sorelle d'Italia", l'ultimo libro di Enrico Fanciulli, verrà presentato domenica prossima 23 giugno alle ore 17.00 nella sala della Ragione del palazzo comunale di Anagni. Il romanzo sarà presentato da Alfio Borghese.

Enrico Fanciulli è nato ad Anagni, la città dei Papi, ove vive e lavora. Già docente di ruolo di Economia aziendale nelle scuole statali superiori, ha svolto attività artistica sin da giovanissimo. Ha frequentato a suo tempo l’Accademia Prenestina del Cimento e si è diplomato in composizione presso il CNIMA, Centre National ed International de Musique et d’Accordeon di Larodde, France, diretto da Jacques Mornet. Come pittore, ha esposto in mostre nazionali ed estere, ricevendo qualificati riconoscimenti. Come compositore, ha prodotto 6 CD contenenti musica di vario genere, molto apprezzata. Ha scritto “l’Inno alla Ciociaria” ed il “Salve Europa”, inno all’Europa in latino, con parole scritte dalla prof.ssa Cristina Amoroso. Ha scritto vari libri per la scuola, recensioni per pittori giovani e per artisti affermati, molteplici articoli per la carta stampata su argomenti sportivi e culturali. Senatore accademico di accademie nazionali, è stato nominato membro del comitato scientifico del Premio nazionale ed internazionale Bonifacio VIII. Ha scritto “I colori delle note, i suoni dei colori. Affinità e divergenze tra pittura e musica”, “L’Armonia in pittura e le scale di colore” e “La natura, il progresso e l’arte”, “L’Allegra Brigata”, “Ricordi di gioventù”, “Il Gruppo Culturale Anagnino”, “Ricordo di un Poeta” e “Anagni tra pace e guerra”.



mercoledì 5 giugno 2019

Anagni - Luci al led dannose per la salute e per i centri storici

Se, come sembra dalle foto del post del sindaco, le nuove luci del centro storico di Anagni sono quelle a led a luce bianca, queste non sono appropriate per motivi di salute ed estetici.
Nei centri storici queste luci glaciali, quasi da obitorio, annullano il colore caldo delle mura antiche tanto amato da cittadini e turisti. Esse si possono adattare nei grandi viali o nelle zone industriali, ma non nei centri storici. Molte città nel mondo tra cui Roma (link), che le avevano adottate, stanno tornando sui loro  passi.
Alcuni LED, purtroppo, emettono picchi di luce blu dannosi per la nostra salute: ciclo del sonno, inibizioni della produzione di melatonina, umore, danni alla retina. Si sospettano rischi tumorali. (Vedi articolo della Harvard Medical School.)
Il Lazio è una delle poche Regionì che ha fissato norme in materia (L.R. 23/2000 e Reg. Att. 8/05 Lazio).
I led a luce calda (max. 3000 Kelvin) esistono e portano rilevantissimi risparmi nei consumi di elettricità di poco inferiori a quelli dei led a luce fredda (60% di risparmio contro il 70% di quelli a luce fredda).
Anagni Cattedrale- Simulazione prima e dopo i led bianchi.
Anagni - Abside con la vecchia e prove della nuova luce (foto del Sindaco)
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Cattedrale di Trani prima e dopo i-LED
https://www.facebook.com/PresaDiretta.Rai/videos/10158545417155523/?v=10158545417155523

NewsIl 12 giugno ho incontrato un responsabile della nuova illuminazione presso l'ufficio urbanistica del Comune di Anagni (assessore di riferimento (Vittorio D'Ercole). L'architetto, molto disponibile, mi ha rassicurato sulle caratteristiche dell'illuminazione: le lampade saranno di qualità e sui 3000 Kelvin. Questo progetto è stato realizzato da un importante studio di Roma. Da parte mia ho ribadito di essere favorevole ai led a luce calda, che oltretutto non sono dannosi per la salute. I miei dubbi sono nati dalla foto pubblicata dal sindaco, nella quale la luce non sembra calda. Il consigliere Fernando Fioramonti, che con molta disponibilità mi ha accompagnato tra le varie sedi, inoltre ha richiesto agli uffici competenti tutta la documentazione al riguardo, dal 2016 in poi.

giovedì 16 maggio 2019

Anagni sotterranea: le ricerche di Hypogea

Si è svolto oggi pomeriggio presso la biblioteca, davanti a un pubblico numeroso, un interessante incontro sulle «Ricerche Speleologiche nei sotterranei di Anagni» svolte dal gruppo Hypogea di Roma. Le ricerche sono iniziate nel 2016 e si concluderanno a novembre di quest'anno; i risultati sono pubblicati sul sito Hypogea .
Oltre alle belle illustrazioni delle ricerche sono state fatte proposte di valorizzazione di alcuni siti anche a scopo turistico. Peccato che non ci fosse nessuno dell'amministrazione ad ascoltarle. Amministrazione che comunque ha rinnovato la convenzione con Hypogea.
Foto da Hypogea


sabato 4 maggio 2019

Anagni - Maggio culturale dell'associazione culturale AcA. Inaugurazione

Sono state inaugurate questa mattina ad Anagni, in via Vittorio Emanuele 178, presso le cantine Gatti-Ciprani (Anagni sotterranea), due interessanti mostre promosse dall'associazione culturale Anagni cambia Anagni. Una è "L'arte del legno" dell'artista anagnino Adelmo Santovincenzo. La ricostruzione minuziosa del Colosseo (ved. foto) è stata terminata il 29 gennaio 2019, giorno del suo novantasettesimo compleanno.
L'altra, "Emigrazione: storie e lettere dal mondo", espone i documenti custoditi presso l'Archivio di Stato di Frosinone e relativi all'emigrazione dei nostri conterranei tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento. Da questi materiali, illustrati con grande professionalità dal direttore Giulio Bianchini, emergono i drammi di tante persone che la povertà costringeva a emigrare verso gli Stati Uniti, l'America del Sud, l'Inghilterra ecc. Tra tante storie tristi anche quelle di qualcuno che ha fatto fortuna. 
Molto interessanti anche le memorie dell'emigrazione dal museo di Antonio Imperia con le classiche valigie di cartone e i poveri oggetti che contenevano.
In un ambiente, presso l'antica cisterna, è stata ricostruita una vecchia cantina sempre con i materiali della collezione di Antonio Imperia. CR





martedì 30 aprile 2019

Anagni - Escursione a Villa Magna, 28 aprile 2019

Grande partecipazione all'escursione a Villa Magna del 28 aprile 2019, organizzata dalla Via dei Fiori (Vittorio Proia) e AnagniArte, in collaborazione con il Circolo Legambiente Anagni. La visita ha affrontato l'aspetto storico-archeologico, con particolare riferimento alla produzione vitinicola di Villa Magna e alle feste del vino nell'antica Roma (Carlo Ribaudo), e l'aspetto della flora spontanea di questa area (Bruno Petriglia). Un grazie a tutti i partecipanti e al proprietario della tenuta, sig. Rodolfo Cesaritti, per l'ospitalità e per le informazioni fornite.Con queste escursioni vogliamo richiamare l'attenzione sulle tante bellezze del nostro territorio spesso dimenticate e poco valorizzate.

Foto Carlo Ribaudo

https://anagniarte.blogspot.com/2018/10/anagni-escursione-villa-magna-14.html

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News, 2020.  Il turismo di prossimità è stato fatto ad Anagni prima del Covid

Il turismo di prossimità è stato fatto ad Anagni prima del Covid
- Nel 2017, insieme altre associazioni, si è fatto conoscere il Rio, nei suoi aspetti naturalistici-geologici, a diverse centinaia di persone.
- Nel 2018-19, Carlo Ribaudo insieme a Vittorio Proia, hanno promosso visite guidate in luoghi interessanti e poco conosciuti del Centro storico di Anagni e soprattutto nel territorio (Catacombe, Villa Magna, Torre del Piano ecc.).
Le visite a Villamagna sono state rese possibili grazie alla grande disponibilità del proprietario Rodolfo Cesaritti.

venerdì 26 aprile 2019

Anagni - Il 26 aprile del 121 d.C. nasceva a Roma Marco Aurelio

Il 26 aprile del 121 d.C. nasceva a Roma Marco Aurelio. Questo imperatore filosofo, che frequentava la proprietà imperiale di Villa Magna, nelle sue lettere al maestro Frontone parla anche di Anagni
"Quest'antica città, piccoletta invero, ma piena di molte cose antiche e di sacri edifizi e religiosi riti ..."
 Scrisse anche una opera filosofica "Pensieri" 
 "Devi sempre agire, parlare e pensare, come se fosse possibile che tu, in quell'istante, lasciassi la vita". 
 «Dal mattino comincia a dire a te stesso: incontrerò gente vana, ingrata, violenta, fraudolenta, invidiosa, asociale; tutto ciò capita a costoro per l'ignoranza del bene e del male. Io, invece, che ho capito, avendo meditato sulla natura del bene,...»  CR

Anagni - Villa Magna. Foto C.Ribaudo
Foto da: Honos et Virtus