La Cattedrale di Anagni e Westmister Abbey
Mentre lavoravo ad una presentazione in power point su Anagni, ricordandomi del pavimento cosmatesco visto a Londra davanti all’altare principale dell’Abbazia di Westminster tanti anni fa, sono andata sul sito ufficiale di “Westminster Abbey” per capire come mai i Cosmati fossero arrivati fin lì. E…… goduria!!! Ho scoperto che quel pavimento aveva legami strettissimi con la nostra cattedrale (ho cercato a lungo questa frase gentile per sostituire quella prepotente che non riesco a scacciare dalla mia mente: ci hanno copiato!!!).
Man mano che leggo i testi che trovo, isolo e traduco i passi in cui Anagni viene nominata, perché mi farebbe piacere, un giorno, condividere con gli studenti delle nostre scuole il guizzo di orgoglio che ho provato io. Che i ragazzi sappiano quanto questa nostra cittadina sia stata importante nel mondo e quanto ancora oggi essa sia tenuta in considerazione da studiosi e giornalisti! E’ attraverso la consapevolezza della nostra storia che la voglia di lavorare alla rinascita culturale del nostro paese può diventare imperiosa.
Per ora ecco la storia in breve:
L’abate Richard De Ware, venuto a Roma perché la sua nomina ad Abate di Westminster ricevesse la benedizione del papa, arrivò ad Anagni, dove, in quel periodo, Papa Alessandro IV risiedeva e, messo piede nella nostra cattedrale, rimase “sbalordito davanti alla bellezza dei suoi pavimenti a
mosaico”
“…. saw the stunning mosaic pavements” –
Da: “Westminster: a Biography: From Earliest Times to the Present” - Robert Shepherd, 2012 De Ware decise che una pavimentazione simile a quella che gli stessi Papi avevano voluto nella loro Cattedrale di Anagni, bellissima esteticamente ed espressione della filosofia del tempo,
“…On the floor of the Nave of Anagni Cathedral was a work of Art that reflected this faith in the order of the world: a pavement of intricate patterns, roundels, circles, hexagons, a continuous flow of quincunx, symbols and shapes…..
da: “The Stones of London: A History in Twelve Buildings” - Leo Hollis, 2011
Sul pavimento della navata centrale della Cattedrale di Anagni c’era un'opera d'arte che rifletteva questa fede nell'ordine del mondo: un pavimento a modelli complicati, tondi, cerchi, esagoni, un flusso continuo di quinconce, simboli e forme.”
sarebbe stata perfetta per la porzione di pavimento (un quadrato il cui lato misura 7,6 m) posta davanti all’altare principale della sua Abbazia, la cui ricostruzione doveva riaffermare la potenza e la legittimità di re Enrico III:
“
Henry III’s commissioning of the pavement can be seen as a reassertion of the divine right of kings and a riposte to Simon de Monfort and other rebellious barons.
…… Il fatto che Enrico III abbia commissionato tale pavimentazione può essere visto come una riaffermazione del diritto divino dei re e la sua replica a Simon de Monfort, Conte di Leicester, e agli altri baroni ribelli…..”Da: Westminster: a Biography - R.Shepherd.
Perché il messaggio della legittimità del re fosse esplicito, il pavimento avrebbe avuto un grande medaglione centrale all’interno del quale, durante il rito dell’incoronazione, i re sarebbero stati unti con l'olio santo, a rappresentare che i sovrani inglesi erano tali per diritto divino, per gratia dei.
E, rientrando a Londra, l’abate si portò dietro non solo i Cosmati, ma anche i marmi preziosi che essi avrebbero usato per farlo!
Nota: Al momento su questo argomento e sull’importanza attribuita nel mondo anglosassone ad Anagni nella storia ho letto e tradotto:
1.
“Westminster: a Biography: From Earliest Times to the Present” - by Robert Shepherd ( 2012) , dove, nel capitolo 7 – “the most glorious work in England – Il lavoro più splendido in Inghilterra ” – le pagine 57, 58 e 59 sono dedicate alla Cattedrale di Anagni
2.
“The Stones of London: a History in Twelve Buildings” – by Leo Hollis – 2011 -
3.
“Royal Weddings, The Cosmati Pavement, and the end of the world” - Per il matrimonio di William e Kate, Leo Hollis, il 6 aprile 2011, scrive su citiesaregoodforyou: “ …….. il 29 aprile, in mezzo a tutta la confusione e il glamour del matrimonio reale, la maggior parte dell’evento si svolgerà sopra una delle più straordinarie vestigia della storia Britannica.” E da lì parte il suo racconto su come quel pavimento sia arrivato a Londra, ne legge il simbolismo, e, delle quattro pagine dell’articolo, una è dedicata ad Anagni
( da: “Royal Weddings, The Cosmati Pavement, and the end of the world”)
4.
“Weaving the World’s End di Ruth Clydesdale - 2011 –
-
Maria Grazia Spadorcia -