Il sarcofago di Siracusa
mercoledì 30 dicembre 2015
Uno dei presepi più antichi del mondo è scolpito sul sarcofago paleocristiano di Boville Ernica
Uno dei presepi più antichi del mondo è scolpito sul coperchio di un sarcofago paleocristiano di Boville Ernica; risale alla metà del IV secolo d.C. In esso è visibile in modo evidente una delle più antiche rappresentazioni della stella cometa. Carlo Ribaudo
Il sarcofago di Siracusa
https://culturafrusinate.wordpress.com/2012/11/16/la-nativita-nel-sarcofago-del-iv-sec-di-boville-ernica-simboli-e-meraviglie-nascoste/
Il sarcofago di Siracusa
sabato 26 dicembre 2015
mercoledì 23 dicembre 2015
Anagni - La contrada Tufoli
La regione Tufoli, odierna S. Pancrazio, situata nella parte
settentrionale della città tra il Castello, il Trivio e la regione di Piscina, è
stata in ogni tempo quartiere popolare. Rimasta ai margini del grande rinnovamento
edilizio del XVIII e XIX secolo, ha conservato un originale tessuto urbanistico
medievale.
Le case medievali
mercoledì 9 dicembre 2015
mercoledì 25 novembre 2015
La Certosa di Trisulti, fondata nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III (Anagni 1160 - Perugia 1216)
La Certosa di Trisulti fu fondata nel 1204 per volontà di Papa Innocenzo III (Anagni 1160 - Perugia 1216) e affidata, dal 1208, ai monaci Certosini (da cui il nome "Certosa").
Nel 1947 essi furono sostituiti dagli attuali monaci Cistercensi della Congregazione di Casamari.
Al suo interno è possibile visitare la Chiesa con pregevoli opere d'arte e l'antica Farmacia del XVII sec.
La Certosa è Monumento Nazionale e custodisce anche una ricca Biblioteca Statale con 25.000 volumi.
http://www.polomusealelazio.beniculturali.it/index.php?it%2F259%2Fcertosa-di-trisulti
https://www.facebook.com/hashtag/italiaviaggianellabellezza?source=feed_text&story_id=10153780075403711
http://anagniarte.blogspot.it/2015/11/anagni-celebrazioni-per-gli-800-anni.html
Anagni - Celebrazioni per gli 800 anni dalla morte di Innocenzo III (1216-2016)
Comunicato Stampa - Anagni 24/11/2015
A nome del Comitato “800 anni Innocenzo III 1216-2016” ho il piacere di comunicare che dopo più di un anno di lavoro entusiasta e speranzoso, sabato prossimo 28/11/2015 alle ore 17.00 nel palazzo civico Jacopo da Iseo ad Anagni si terrà l’apertura delle iniziative culturali di vario genere volte a celebrare gli 800 anni dalla morte del primo dei Papi di famiglia anagnina : Innocenzo III.
Verranno coinvolti 5 Comuni interessati alla figura del grande Pontefice : Anagni, Gavignano ,Segni ,Ferentino , Colleferro e tre diocesi Anagni - Alatri , Frosinone – Veroli - Ferentino, Velletri-Segni. Nel primo incontro dedicato a Innocenzo III ed il regno Inglese sarà presentato il volume edito per l’occasione “Lettere all’Inghilterra “ del Dott. Stanislao Fioramonti che ha tradotto dal latino le lettere del Papa al Re Giovanni Senza Terra e ad altre importanti personalità inglesi dell’epoca.
Il Prof. Giovanni Diurni disserterà su Innocenzo III e la questione Inglese .A seguire un recital di musica da camera del Duo “D’Amico-De Matteis” per violoncello e pianoforte su musiche di Bach, Hindemith ecc.
Vi aspetto per questo primo appuntamento. Dott. Luca Pierron, Pres. del Comitato
Verranno coinvolti 5 Comuni interessati alla figura del grande Pontefice : Anagni, Gavignano ,Segni ,Ferentino , Colleferro e tre diocesi Anagni - Alatri , Frosinone – Veroli - Ferentino, Velletri-Segni. Nel primo incontro dedicato a Innocenzo III ed il regno Inglese sarà presentato il volume edito per l’occasione “Lettere all’Inghilterra “ del Dott. Stanislao Fioramonti che ha tradotto dal latino le lettere del Papa al Re Giovanni Senza Terra e ad altre importanti personalità inglesi dell’epoca.
Il Prof. Giovanni Diurni disserterà su Innocenzo III e la questione Inglese .A seguire un recital di musica da camera del Duo “D’Amico-De Matteis” per violoncello e pianoforte su musiche di Bach, Hindemith ecc.
Vi aspetto per questo primo appuntamento. Dott. Luca Pierron, Pres. del Comitato
giovedì 22 ottobre 2015
Anagni - A proposito dei morti di Villamagna di epoca medievale
Articolo dalla rivista Day of Archaeology
"Ma nell'archeologia non si sa mai quello che stai per scavare, e nel mio ultimo scavo, c'erano molti cadaveri - alla fine sono stati rinvenuti circa 500 scheletri medievali nella zona intorno alla chiesa di Villamagna, nei pressi di Anagni."
Chiesa di San Pietro (Foto C. Ribaudo) |
Caroline GoodsonDay of Archaeology 2014, Excavation, Finds, Italy,Medieval, OsteologyAnagni, Bioarchaeology, Cemetery, Central Italy, Francesca Candilio, Italy,Lisa Fentress, London, medieval, Natural Disaster, Patrick Beauchesne, Rome, Sabrina Agarwal,Skeletons, southern Italy, Teeth, University of Michigan
I really don’t like dead bodies. But the thing about archaeology is that you never really know what you’re going to dig up, and in my last major dig, there were lots and lots of dead bodies – in the end the team excavated nearly 500 medieval skeletons from the area around a church at Villamagna, near Anagni in central Italy. The results of that excavation (the cemetery and all the rest of the large-scale multi-year project) are now being published; interim reports can be found here. Our book includes an inventory and preliminary discussion of the skeletons, the demography of the cemetery and basic paleo-pathology, a discussion of the isotopes and discussions of the topography and chronology of the cemetery, the burials and the finds. But these dead people won’t lie down and I keep finding myself dealing with them, now well after we’re finished digging. Because ours is the largest collection of excavated skeletons from medieval Italy, I’m hoping that these bones can be further studied by bioarchaeologists who are going to be more able to design and carry out a programme of scientific research that will benefit from such a large sample size, from clearly defined and meticulously recorded stratigraphic contexts. I’m in Rome this week trying to help this project along.....segue
Scavo presso la chiesa di San Pietro a Villamagna (2009).Wikipedia |
lunedì 19 ottobre 2015
Anagni - Chiesa di San Giovanni
La Chiesa di San Giovanni, situata in Piazza Dante, fu edificata sui resti di un antico edificio romano, le cui sostruzioni sono visibili da via Bagno. Essa fu poi ricostruita, in stile barocco nel settecento: all'interno, tra le altre opere, c'è una tela raffigurante San Francesco Caracciolo attribuita al pittore Giovanni Battista Gaulli detto il Baciccia.
------------------------------------------------------------- |
Foto Carlo Ribaudo |
Chiesa di San Giovanni. Italiavirtualtour.it |
sabato 17 ottobre 2015
Anagni - Castel San Giorgio
Castel San Giorgio si trova in collina sull'antico tracciato di collegamento tra le città di Anagni e Acuto. La sua esistenza, come complesso religioso, è documentata già dal 1256.
Dopo il 1870 è stato espropriato e venduto a privati.
Attualmente il monastero fortificato è completamente abbandonato e in rovina, ma si possono ancora comprendere le diverse funzioni degli edifici. Le costruzioni sono circondate da un muro che ne costituiva la recinzione difensiva; all'interno sorgono una torre, un edificio probabilmente residenziale e la piccola chiesa affrescata. Ricordo che fino agli anni '70 c'erano degli affreschi all'interno della chiesetta, dei quali oggi resta solo il colore di fondo. Carlo Ribaudo (2015)
News foto 2017
Anagni vista dal "Castello" di Monte S.Giorgio |
News foto 2017
domenica 4 ottobre 2015
giovedì 24 settembre 2015
Anagni - “World in Town, Intercultural Festival”
Dal 25 al 27 Settembre dislocato lungo tutto il centro storico dell’incantevole borgo medievale di Anagni (FR), si terrà “World in Town, Intercultural Festival”.
Un Festival, promosso dall’APS Albatro ed ideato e diretto da Michela Rosi, che ha come finalità principali quelli di tutelare, valorizzare e diffondere la diversità culturale in tutti i suoi aspetti. Promuovendo, dunque, i valori dell’intercultura come possibilità di ricchezza, culturale, artistica e sociale, e favorire un discorso di integrazione che non sia un semplice assorbimento a un sistema ben definito di regole e consuetudini ma che sia basato sulla valorizzazione dell’altro in quanto tale, nel pieno rispetto della sua diversità culturale. Da questo punto di vista “fiore all’occhiello” del Festival saranno gli stand gastronomici, stand che presenteranno piatti etnici tipici preparati direttamente da rappresentanti delle comunità immigrate sul territorio locale. Nello specifico, le comunità (e le “cucine” quindi) presenti saranno: albanese, romena, marocchina, somala, camerunense, spagnola e palestinese.
Inoltre il Festival sarà caratterizzato da più appuntamenti dal grande valore artistico-culturale, dalle proiezioni di film agli incontri ed ai dibattiti, dalle mostre fotografiche e artistiche all’artigianato, dalla danza etnica alle sfilate in abiti tradizionali, dal teatro alla musica, e dal “Earth Market”, il mercato della terra, artigianato, prodotti tipici, vivaistica, abiti, associazionismo, e molto altro.
L’appuntamento è per il 25, 26 e 27 Settembre, Anagni, (FR).
Non si può mancare.
Guarda il promo-video: https://www.youtube.com/watch?v=45inVl-EZX8
Per maggiori info, e per restare sempre aggiornato su tutte le novità dell’evento: https://www.facebook.com/events/398597006997137/
Aiutaci a realizzare World in Town: https://www.produzionidalbasso.com/…/world-in-town-intercu…/
#WorldinTown #InterculturalFestival #AlbatroAPS #Anagni
Un Festival, promosso dall’APS Albatro ed ideato e diretto da Michela Rosi, che ha come finalità principali quelli di tutelare, valorizzare e diffondere la diversità culturale in tutti i suoi aspetti. Promuovendo, dunque, i valori dell’intercultura come possibilità di ricchezza, culturale, artistica e sociale, e favorire un discorso di integrazione che non sia un semplice assorbimento a un sistema ben definito di regole e consuetudini ma che sia basato sulla valorizzazione dell’altro in quanto tale, nel pieno rispetto della sua diversità culturale. Da questo punto di vista “fiore all’occhiello” del Festival saranno gli stand gastronomici, stand che presenteranno piatti etnici tipici preparati direttamente da rappresentanti delle comunità immigrate sul territorio locale. Nello specifico, le comunità (e le “cucine” quindi) presenti saranno: albanese, romena, marocchina, somala, camerunense, spagnola e palestinese.
Inoltre il Festival sarà caratterizzato da più appuntamenti dal grande valore artistico-culturale, dalle proiezioni di film agli incontri ed ai dibattiti, dalle mostre fotografiche e artistiche all’artigianato, dalla danza etnica alle sfilate in abiti tradizionali, dal teatro alla musica, e dal “Earth Market”, il mercato della terra, artigianato, prodotti tipici, vivaistica, abiti, associazionismo, e molto altro.
L’appuntamento è per il 25, 26 e 27 Settembre, Anagni, (FR).
Non si può mancare.
Guarda il promo-video: https://www.youtube.com/watch?v=45inVl-EZX8
Per maggiori info, e per restare sempre aggiornato su tutte le novità dell’evento: https://www.facebook.com/events/398597006997137/
Aiutaci a realizzare World in Town: https://www.produzionidalbasso.com/…/world-in-town-intercu…/
#WorldinTown #InterculturalFestival #AlbatroAPS #Anagni
Anagni - La Badia della Gloria
L'abbazia di Santa Maria della Gloria, comunemente conosciuta come badia della Gloria, è un antico monastero sito nel comune di Anagni in provincia di Frosinone. Il monastero oggi è in stato di abbandono anche se sono in atto progetti di restauro che stanno interessando il complesso monastico. La badia è stata nel XIII secolo, fra le principali residenze dell'Ordine florense.
La nascita del complesso monastico dell'abbazia della Gloria, si fa risalire ai primi decenni del XIII secolo, non avendo fonti certi a disposizione che attestino il preciso anno di fondazione. La badia venne realizzata su richiesta del cardinale Ugolino, divenuto in seguito vescovo di Ostia e infine papa Gregorio IX (1227-1241). L'idea dell'allora cardinale era quella di completare la cappella realizzata dal fratello Adenolfo, e da donare ai francescani, in territorio di Arenzano. Il cardinale Ugolino, completò la cappella ideata dal fratello e rimasta inutilizzata per molti anni, dedicando la stessa a san Martino.
Nel frattempo papa Gregorio IX su un terreno attiguo alla chiesa stava facendo innalzare un altro monastero, dedicato alla Vergine Assunta in cielo. Le due costruzioni molto vicine fra di loro, furono successivamente unite in un unico complesso monastico, e dall'unione dei due edifici religiosi nacque l'abbazia di Anagni, dedicata a Santa Maria della Gloria. I francescani vennero trasferiti in una località di Anagni che tuttora prende il nome dai religiosi, san Francesco appunto, mentre il complesso venne affidato ai monaci florensi seguaci di Gioacchino da Fiore. La badia venne gestita dall'ordine florense si insediò nella badia dall'abate Giovanni da Ninfa, proveniente dal monastero di monte Mirteto, tra il 1216 e il 1231
La storia dell'abbazia ebbe però vita breve. Infatti già nel 1261, alla morte di papa Alessandro IV, il monastero cominciò a perdere la protezione papale che le era stata garantita fino ad allora. Il processo di decadimento della struttura venne accentuata quando i monaci cominciarono a diminuire in maniera sostanziale, vessati anche da ingenti tasse da pagare.
Con il pontificato di Bonifacio VIII la badia chiude definitivamente, e precisamente nel 1297, quando la famiglia Caetani acquistò i terreni in possesso al monastero. L'edificio fu dato in commenda nel 1411 ed infine sconsacrato ed acquistato da un certo Leonardo Martinelli che ne fece una sua tenenza, da utilizzare come edificio agricolo. Fonte Wikipedia
Nel frattempo papa Gregorio IX su un terreno attiguo alla chiesa stava facendo innalzare un altro monastero, dedicato alla Vergine Assunta in cielo. Le due costruzioni molto vicine fra di loro, furono successivamente unite in un unico complesso monastico, e dall'unione dei due edifici religiosi nacque l'abbazia di Anagni, dedicata a Santa Maria della Gloria. I francescani vennero trasferiti in una località di Anagni che tuttora prende il nome dai religiosi, san Francesco appunto, mentre il complesso venne affidato ai monaci florensi seguaci di Gioacchino da Fiore. La badia venne gestita dall'ordine florense si insediò nella badia dall'abate Giovanni da Ninfa, proveniente dal monastero di monte Mirteto, tra il 1216 e il 1231
La storia dell'abbazia ebbe però vita breve. Infatti già nel 1261, alla morte di papa Alessandro IV, il monastero cominciò a perdere la protezione papale che le era stata garantita fino ad allora. Il processo di decadimento della struttura venne accentuata quando i monaci cominciarono a diminuire in maniera sostanziale, vessati anche da ingenti tasse da pagare.
Con il pontificato di Bonifacio VIII la badia chiude definitivamente, e precisamente nel 1297, quando la famiglia Caetani acquistò i terreni in possesso al monastero. L'edificio fu dato in commenda nel 1411 ed infine sconsacrato ed acquistato da un certo Leonardo Martinelli che ne fece una sua tenenza, da utilizzare come edificio agricolo. Fonte Wikipedia
martedì 1 settembre 2015
domenica 23 agosto 2015
Immagini dal XIX Palio di Anagni
Immagini dal XIX Palio di Anagni, In alto a sinistra la giovanissima vincitrice Damiana Boccacci,della contrada Piscina, a cavallo di Miss Cool Solano.Prima donna ad aggiudicarsi il Palio dalla sua istituzione.
La contrada Torre è arrivata seconda a pochi punti dalla vincitrice.
La contrada Torre è arrivata seconda a pochi punti dalla vincitrice.
venerdì 21 agosto 2015
Mostra fotografica e documentaria "Anagni nel tempo"
Ultimi giorni disponibili per visitare la mostra mostra fotografica e documentaria "Anagni nel tempo", allestita nella chiesa della Madonna di Loreto in piazza Cavour ad Anagni dall' Associazione Culturale Anagnia Redit e da Anagnia in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del comune di Anagni e con il sig. Alberto Vinciguerra, presidente della Contrada Trivio. L'ingresso è libero. L'esposizione potrà essere visitata tutti i giorni, fino a domenica 23 agosto, dalle ore 18 alle ore 23 circa.
giovedì 30 luglio 2015
Anagni - Chiesa di S. Chiara
Chiesa di S. Chiara, ultimata nel 1745, su progetto dell'architetto portoghese Emanuele Rodrigues, presenta una originale pianta ellittica, con cupola, e costituisce un bell'esempio di misurata architettura barocca ad Anagni.
lunedì 27 luglio 2015
sabato 25 luglio 2015
lunedì 6 luglio 2015
Paliano: sorpresa dietro l'angolo
Alcuni simpatizzanti di AnagniArte hanno visitato Paliano nell'ambito delle numerose iniziative svoltesi nei giorni 3,4 e 5 luglio. La visita al centro storico, condotta con grande professionalità e competenza dalla storica dell'arte Nicoletta Cellitti del gruppo Terre Rare, è stata di grande interesse. Nel corso della visita, completamente gratuita, abbiamo ammirato la chiesa di S. Andrea, ristrutturata insieme al palazzo dall'architetto della famiglia Colonna Antonio Del Grande, che aveva edificato a Roma una parte del palazzo Doria e la galleria Colonna. Interessanti la zona dell'antico ghetto ebraico, le porte della città, la testa del turco e altre particolarità dell'urbanistica di Paliano.
mercoledì 1 luglio 2015
Anagni - Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale - 17-26 luglio 2015
-- http://anagniarte.blogspot.it/2015/04/anagni-festival-del-teatro-medievale-e.html
Dormire e mangiare ad Anagni (da TripAdvisor).
---------------------------------------------------------------------
Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni , 2014 |
Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni, 2013 |
Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale di Anagni (1995) - II edizione Romeo e Giulietta.
Foto di Alberto Pulcini
|
AnagniViva - Il possibile riscatto di Anagni
Documento presentato da AnagniViva all’Amministrazione Comunale durante l’incontro pubblico del 30 giugno 2015.
Che Anagni meriti molto di più di quanto sia stato fatto e si faccia per tutelare e valorizzare il suo patrimonio artistico, storico-culturale e paesaggistico, fu lo slogan della nostra Associazione al momento della sua costituzione, nella primavera del 1998, e resta tuttora un’affermazione valida perché riteniamo che non ci siano segnali tanto significativi da indicare un cambiamento rispetto al passato e capaci di convincerci che la città goda finalmente delle attenzioni, delle cure e degli interventi giusti.
L’ obiettivo della tutela vera, organicamente programmata, nella sostanza e nel metodo, è di fatto assente e ci si accontenta di parlare di “Anagni città d’ arte “ utilizzando un’ espressione che , in assenza dell’ attribuzione di tale titolo -che non risulta sia stato mai richiesto e che potrebbe esserle ufficialmente riconosciuto- è sostituito dalla promozione, peraltro molto importante, dei prodotti enogastronomici della tradizione locale che, è del tutto evidente , non rappresentano né esauriscono il Patrimonio dei Beni Culturali.
L’ obiettivo della tutela vera, organicamente programmata, nella sostanza e nel metodo, è di fatto assente e ci si accontenta di parlare di “Anagni città d’ arte “ utilizzando un’ espressione che , in assenza dell’ attribuzione di tale titolo -che non risulta sia stato mai richiesto e che potrebbe esserle ufficialmente riconosciuto- è sostituito dalla promozione, peraltro molto importante, dei prodotti enogastronomici della tradizione locale che, è del tutto evidente , non rappresentano né esauriscono il Patrimonio dei Beni Culturali.
Quanto al Turismo, potenzialità mai sviluppata e sostenuta adeguatamente, si provi a riflettere sull’ immagine immediata che la città offre ai visitatori, ma anche agli anagnini attenti al decoro e alla bellezza dei luoghi in cui vivono. L’ immagine è quella di una grande sciatteria e di una evidente disorganizzazione: facciate mal ridotte, infissi sconnessi, portoni fatiscenti, insegne ed esposizioni commerciali di gusto volgare, aiuole sporche, aree verdi inesistenti, sacchi di rifiuti abbandonati, piccole “discariche urbane” davanti ad alcuni esercizi commerciali, traffico disordinato, nessuna decente forma di assistenza turistica pubblica.
La Pro-Loco che dovrebbe rappresentare il punto di riferimento e il motore delle attività di promozione turistica si regge sulla buona volontà di alcuni ragazzi. Se a ciò si aggiunge il costo eccessivo dei biglietti per la visita del principale monumento cittadino, puntuale lamentela dei turisti, abbiamo un quadro scoraggiante.
Proponiamo allora un primo prontuario del “ da farsi”, anzitutto nel Centro Storico, per avviare a nostro modo di vedere un programma di risanamento e di recupero di immagine di una città in affanno.
1° risanamento di abitazioni con l’utilizzo di fondi nazionali ed europei a sostegno dei proprietari2° riordino della toponomastica, dopo la sostituzione, poco comprensibile, dei nomi di strade, vicoli e piazze dei vecchi, storici nomi con altri quasi tutti di illustri sconosciuti, mentre nelle zone extra urbane molte strade sono prive di nome. Eliminazione dei numeri posticci di abitazioni e negozi, incollati sugli originali di marmo.3° effettiva operatività del “ piano insegne” per mettere fine all’ arbitrarietà dei privati e ai numerosi abusi perpetrati sul tessuto urbano.4° risanamento dell’ area degli “Arcazzi” per renderla fruibile e visitabile.5 ° risanamento dell’ area cimiteriale, con riferimento al Tempietto neoclassico e alla cappella di Onorato Capo.6° apertura del Museo Archeologico, sollecitando con urgenza la richiesta di fondi regionali ad hoc.7 ° apertura del Palazzo Comunale anche nei giorni festivi, limitatamente alla Sala della Ragione, affinché i turisti possano visitarlo. Suggeriamo un bando pubblico di interesse sociale che coinvolga categorie di persone disponibili a dedicare parte del loro tempo per collaborare volontariamente ai servizi di promozione turistica e di servizio sociale.8° installazione di tabelle con informazioni riguardanti i monumenti e i palazzi storici.9° ripristino dell’ illuminazione lungo viale Roma e viale Regina Margherita.10° rifacimento delle pensiline di attesa alle fermate dei mezzi pubblici nel centro urbano e realizzazione di quelle necessarie nelle zone extra-urbane, come, per esempio in via Anticolana, Osteria della Fontana e via Casilina. Segue ...
Vedi anche: OSSERVAZIONI DEL COORDINAMENTO AMBIENTE ANAGNI
sabato 27 giugno 2015
Anagni ernica e romana
Sabato 27 giugno, alle ore 17.30, presso l’Auditorium comunale di Anagni (corso Vittorio Emanuele) si terrà la seconda conferenza del ciclo “Flashback Anagni”, inaugurato lo scorso 8 maggio con una conferenza su Bonifacio VIII ed il suo palazzo.
Questa volta tratteremo la storia di Anagni durante i periodi ernico e romano, soffermandoci in particolare su quelli che sono state le scoperte archeologiche nel nostro territorio. A fare da relatore per questa conferenza sarà il dott. Paolo De Paolis, laureatosi con una tesi sulla mappatura dei monumenti antichi di Anagni. Si parla sempre di Anagni come “città medievale”, come “città dei Papi”, eppure tra le sue mura (ma anche le periferie questa volta nascondono sorprese straordinarie) sono custoditi reperti di inestimabile valore storico risalenti all’Antichità. Il primo periodo aureo della sua storia Anagni lo ha avuto sicuramente come capitale e città santa della Confederazione ernica e poi sotto le insegne di Roma come centro agricolo di prim’ordine e residenza imperiale, non perdendo comunque la sua funzione di città santa.
Il forte legame tra la religione ancestrale degli Ernici ed i nuovi culti capitolini segnerà la storia dell’Anagni antica e sarà un aspetto sottolineato anche dall’imperatore Marco Aurelio in una sua famosa lettera a Frontone; quelle parole ci spingono a parlare di Anagni come della “città degli altari”, dove il sentimento religioso era ancora fortissimo. Anagni però fu anche centro politico del periodo, prima di tutto con gli Ernici (il generale Levio Cispio è uno dei protagonisti assoluti della storia del Lazio antico nel periodo dei primi anni della Repubblica Romana) e poi con i Romani, quando il generale e poi console anagnino Fabio Valente arriverà ad essere il padrone dell’Impero durante la guerra civile del 69 d.C. (oltre ad essere il benefattore della propria città natale in quel periodo) o quando la concittadina Marcia Otacilia, amante dell’imperatore Commodo prenderà parte alla congiura che porterà all’assassinio del “princeps”.
Insomma, anche in questo secondo appuntamento di Flashback Anagni ci sarà molto, anzi, moltissimo da dire su un periodo da sempre trascurato ma troppo importante per essere tralasciato come quello dell’Anagni ernico-romana; senza dubbio un’epoca su cui riflettere per riscoprire quelle che sono le nostre radici storiche e culturali.
IL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ANAGNIA REDIT
giovedì 28 maggio 2015
Il Coro Polifonico “Città di Anagni” ospite in Polonia per le celebrazioni di Santa Oliva di Anagni
S.Oliva, incisione del 1700 |
------------ -----------
Il Coro Polifonico “Città di Anagni” sarà in Polonia dal 4 al 7 giugno 2015, ospite dell’Arcidiocesi di Danzica e del comune di Legowo per una serie di iniziative legate a Santa Oliva di Anagni.
L’occasione sarà la partecipazione ai festeggiamenti in onore della Santa con la prima esecuzione del “Canto in onore di S. Oliva” e del solenne ”Inno a S. Oliva”, composti per l’occasione dal M° Brandi su richiesta della stessa Arcidiocesi di Danzica.
Si parteciperà, inoltre, alla cerimonia interreligiosa di consegna del premio "Uomo della riconciliazione 2015" nell'anno del 250° anniversario della morte del priore Iwo Roweder, autore del testo dei brani musicati per l’occasione. Roweder è da considerarsi l’artefice di questo legame tra Anagni e Danzica per aver richiesto ed ottenuto da S. E. Gian Antonio Bachettoni -Vescovo di Anagni dal 1737 al 1749- la veneratissima reliquia di S.Oliva conservata dal 1739 nella Cattedrale di Oliwa-Danzica e poi andata dispersa. S.E. Lorenzo Loppa ha, recentemente, acconsentito a contribuire al recupero del culto della Santa anagnina donando una nuova reliquia che dal 2014 si trova a Legowo nel Santuario della Riconciliazione.
nota di mons. Rafinsky della diocesi di Danzica: Santa Oliva di Anagni e l’incontro della storia con l’oggi
La storia
Il quartiere Oliwa della città di Danzica, è nato ottocento fa anni come villaggio a ridosso di un grande monastero cistercense.
Questo luogo è famoso ancora oggi per la Cattedrale della prima metà del XIII secolo, attuale sede del vescovo di Danzica, e per il grande organo costruito negli anni 1763-88, uno dei più grandi organi d’Europa con 8.000 tubi sonori decorati con angeli musicisti.
I cistercensi proclamarono Santa Oliva come patrona di questa chiesa, da quando il priore Iwo Roweder nel 1739 vi introdusse una reliquia della santa anagnina, donata dal vescovo di Anagni.
Durante la festa fu eseguita una sinfonia, con testo in latino, composta dallo stesso priore Iwo Roweder.
Dopo quasi cento anni di culto di Santa Oliva a Oliwa, nel contesto storico del crollo della Polonia, la reliquia si disperse, ma ciò non rappresentò la fine della storia di Santa Oliva a Danzica.
Nel 2014, infatti, il vescovo di Danzica, Sławoj Leszek Głódź, ha ricevuto dal vescovo di Anagni, Lorenzo Loppa, un’altra reliquia di Santa Oliva, per rinnovare il culto della Santa anagnina.
Dal 2014 la reliquia è venerata a Legowo, nel Santuario della Riconciliazione, dove si trova la tomba del priore Iwo Roweder.
Ogni anno, il capitolo del Santuario della Riconciliazione di Legowo, composto da esponenti delle chiese cristiane e delle altre religioni monoteistiche, assegna il premio di “Uomo della Riconciliazione” a personalità internazionali che si sono distinte per la propria attività sociale ed umanitaria.
Nel 2014 il premio fu assegnato ai coniugi romani Chiara Anguissola d’Altoe’ e Giuseppe Petochi.
Nel 2015, ricorrenza del 250° anniversario della morte di Iwo Roweder, la statuina “Uomo della Riconciliazione 2015” sarà consegnata al prof. Giorgio Buzek, già primo ministro del governo polacco e capo del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Il “miracolo” di Santa Oliva
S. Oliva tra Santi, Cori |
I coniugi Petochi hanno legami con il comune ciociaro di Trivigliano, la cui Santa Patrona è proprio S. Oliva di Anagni.
Il maestro Luigi Brandi ha ricevuto dalla signora Chiara Anguissola d’Altoe’ il testo dell’opera di Iwo Roweder del 1739 del quale, nelle vicissitudini della storia, era andato smarrito lo spartito musicale.
Brandi ha composto la musica dei brani dedicati a s. Oliva che saranno eseguiti per la prima volta dal Coro Polifonico Città di Anagni a Legowo durante la festa del 6 giugno 2015.
Il coro cantera’ anche nella cattedrale di Danzica il 7 giugno durante la messa della domenica.
http://anagniarte.blogspot.it/2013/10/cittadini-di-anagni-di-cui-essere.html
Iscriviti a:
Post (Atom)