Documento presentato da AnagniViva all’Amministrazione Comunale durante l’incontro pubblico del 30 giugno 2015.
Che Anagni meriti molto di più di quanto sia stato fatto e si faccia per tutelare e valorizzare il suo patrimonio artistico, storico-culturale e paesaggistico, fu lo slogan della nostra Associazione al momento della sua costituzione, nella primavera del 1998, e resta tuttora un’affermazione valida perché riteniamo che non ci siano segnali tanto significativi da indicare un cambiamento rispetto al passato e capaci di convincerci che la città goda finalmente delle attenzioni, delle cure e degli interventi giusti.
L’ obiettivo della tutela vera, organicamente programmata, nella sostanza e nel metodo, è di fatto assente e ci si accontenta di parlare di “Anagni città d’ arte “ utilizzando un’ espressione che , in assenza dell’ attribuzione di tale titolo -che non risulta sia stato mai richiesto e che potrebbe esserle ufficialmente riconosciuto- è sostituito dalla promozione, peraltro molto importante, dei prodotti enogastronomici della tradizione locale che, è del tutto evidente , non rappresentano né esauriscono il Patrimonio dei Beni Culturali.
L’ obiettivo della tutela vera, organicamente programmata, nella sostanza e nel metodo, è di fatto assente e ci si accontenta di parlare di “Anagni città d’ arte “ utilizzando un’ espressione che , in assenza dell’ attribuzione di tale titolo -che non risulta sia stato mai richiesto e che potrebbe esserle ufficialmente riconosciuto- è sostituito dalla promozione, peraltro molto importante, dei prodotti enogastronomici della tradizione locale che, è del tutto evidente , non rappresentano né esauriscono il Patrimonio dei Beni Culturali.
Quanto al Turismo, potenzialità mai sviluppata e sostenuta adeguatamente, si provi a riflettere sull’ immagine immediata che la città offre ai visitatori, ma anche agli anagnini attenti al decoro e alla bellezza dei luoghi in cui vivono. L’ immagine è quella di una grande sciatteria e di una evidente disorganizzazione: facciate mal ridotte, infissi sconnessi, portoni fatiscenti, insegne ed esposizioni commerciali di gusto volgare, aiuole sporche, aree verdi inesistenti, sacchi di rifiuti abbandonati, piccole “discariche urbane” davanti ad alcuni esercizi commerciali, traffico disordinato, nessuna decente forma di assistenza turistica pubblica.
La Pro-Loco che dovrebbe rappresentare il punto di riferimento e il motore delle attività di promozione turistica si regge sulla buona volontà di alcuni ragazzi. Se a ciò si aggiunge il costo eccessivo dei biglietti per la visita del principale monumento cittadino, puntuale lamentela dei turisti, abbiamo un quadro scoraggiante.
Proponiamo allora un primo prontuario del “ da farsi”, anzitutto nel Centro Storico, per avviare a nostro modo di vedere un programma di risanamento e di recupero di immagine di una città in affanno.
1° risanamento di abitazioni con l’utilizzo di fondi nazionali ed europei a sostegno dei proprietari2° riordino della toponomastica, dopo la sostituzione, poco comprensibile, dei nomi di strade, vicoli e piazze dei vecchi, storici nomi con altri quasi tutti di illustri sconosciuti, mentre nelle zone extra urbane molte strade sono prive di nome. Eliminazione dei numeri posticci di abitazioni e negozi, incollati sugli originali di marmo.3° effettiva operatività del “ piano insegne” per mettere fine all’ arbitrarietà dei privati e ai numerosi abusi perpetrati sul tessuto urbano.4° risanamento dell’ area degli “Arcazzi” per renderla fruibile e visitabile.5 ° risanamento dell’ area cimiteriale, con riferimento al Tempietto neoclassico e alla cappella di Onorato Capo.6° apertura del Museo Archeologico, sollecitando con urgenza la richiesta di fondi regionali ad hoc.7 ° apertura del Palazzo Comunale anche nei giorni festivi, limitatamente alla Sala della Ragione, affinché i turisti possano visitarlo. Suggeriamo un bando pubblico di interesse sociale che coinvolga categorie di persone disponibili a dedicare parte del loro tempo per collaborare volontariamente ai servizi di promozione turistica e di servizio sociale.8° installazione di tabelle con informazioni riguardanti i monumenti e i palazzi storici.9° ripristino dell’ illuminazione lungo viale Roma e viale Regina Margherita.10° rifacimento delle pensiline di attesa alle fermate dei mezzi pubblici nel centro urbano e realizzazione di quelle necessarie nelle zone extra-urbane, come, per esempio in via Anticolana, Osteria della Fontana e via Casilina. Segue ...
Vedi anche: OSSERVAZIONI DEL COORDINAMENTO AMBIENTE ANAGNI
Nessun commento:
Posta un commento