domenica 17 gennaio 2010

Antiche acqueforti di Anagni



Panorama di Anagni del 1749



Le stampe qui riprodotte ( n.1, 2, 3 e 4) fanno parte dell'opera: Recueil de Vues et fabriques pittoresques d'Italie, Dessinées d'apres Nature, Et publiées par C. Bourgeois, Peintre..., Paris, 1804. Le acqueforti sono opera di BOURGEOIS Florent Fidèle Constant (1767-1836), pittore e disegnatore francese, allievo di David. Le sue opere sono esposte a Fontainebleau e al museo d'Orsay.
Nella raccolta oltre ad Anagni sono raffigurate: Roma, Tivoli, Firenze, Bolsena, Subiaco, Palestrina, Siena, Sora, Montecassino, Napoli, etc.
Il panorama di Anagni risale al 1749, come indicato, e proviene dalla stamperia di S.Michele in Roma. Nella stampa si può riconoscere l'enorme scalinata, demolita nel 1839, che partiva dal loggiato della cattedrale e terminava nell'attuale piazza Innocenzo III. Notare i campanili della cattedrale e di S. Andrea sormontati da cuspidi piramidali. (Carlo Ribaudo )








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venerdì 15 gennaio 2010

Grande successo per la V Edizione della Mostra di Pittura e Scultura. (Da Ultimissime.net)



Si è conclusa ad Anagni nei giorni scorsi la V Edizione della Mostra di Pittura e Scultura, organizzata dal Gruppo Artistico "Il Barnekow" in collaborazione con la "Cooperativa Hernica Saxa" e il contributo di BancAnagni. Sono state esposte opere di varie tendenze e stili, di artisti che per la loro passione, per la Cultura di anno in anno hanno coinvolto artisti non solo locali, invitati a questa manifestazione divenuta ormai parte della tradizione delle Festività Natalizie anagnine. Il Presidente del "Circolo Hernica Saxa" Dott. Luciano Maio ha dichiarato: La "Cooperativa Hernica Saxa" ringrazia gli artisti del Gruppo "Il Barnekow" che hanno partecipato alla mostra collettiva tenutasi in Via San Paolo,dal 20 dicembre 2009 al 06 gennaio 2010. Numeroso il pubblico che rilasciando le firme nel libro delle presenze ha attestato l'interesse ed il compiacimento per le opere esposte. Ci auguriamo che manifestazioni di questo genere possano essere organizzate anche in futuro con un maggior numero di partecipanti. Molti artisti infatti, avrebbero volentieri esposto anche in questa edizione ma non ne erano a conoscenza. L'Arte deve trasmettere pensieri e sentimenti nutriti dall'artista e deve essere motivo di miglioramento e crescita dell'umanità. Con queste iniziative molti artisti anagnini, che hanno dipinto sempre nell'anonimato, sono stati conosciuti e positivamente apprezzati dai visitatori. Siamo lieti che nel ns. Paese vivano e lavorino numerosi artisti in quanto grazie alle loro opere si diffondono anche le nostre usanze, i nostri costumi, le nostre tradizioni. Ognuno di noi deve adoperarsi per una più continua e motivata organizzazione di queste manifestazioni e pubblicizzarle con tutti i mezzi anche ai Comuni limitrofi e non, per far si che i rispettivi cittadini interessati le possano visitare. Dai saluti e dagli auguri scambiatisi tra i presenti al momento della chiusura della mostra, tutto lascia pensare che molte persone, per l'organizzazione di una futura simile iniziativa, presteranno la loro disponibilità e le loro idee per raggiungere un sempre migliore risultato. Auguri a tutti per il 2010. Dello stesso avviso è anche l'artista Carlo Tarda, uno dei fondatori del "Gruppo" e Presidente dell'Associazione A.V.I.S. Comunale di Anagni, ha elogiato gli artisti del "Barnekow" che hanno sempre donato, ( non solo sangue) ma l'amore per l'Arte, da anni si rendono disponibili per le manifestazioni dell'Avis. Alla V Edizione si è arrivati, grazie alla coesione del nucleo di artisti fondatori tra i quali l'artista Enrico Fanciulli: valente pittore di paesaggi surreali, che evidenziano il problema dell'inquinamento del nostro pianeta; Fausto Gatto: pittore figurativo iperrealista, ha sapientemente dosato luce e colore a nudi emergenti dal buio; Silvano Haag: pittore di paesaggi, e di suggestivi scorci anagnini ; Vincenzo Olevano : scultore figurativo e romantico cultore di bronzee composizioni; Gianni Rontani: acquarellista provetto e di oli sempre ben eseguiti sia nelle nature morte che nei paesaggi; Alberto Pofi: pirografo, dall'esecuzione grafica perfetta di paesaggi e ottimo ritrattista; Aldo Fontana: astrattista, esperto nell’ uso compositivo del colore e dalle forme coerenti alla sua personale ricerca astrattiva; Claudia Picchio: simbolista,alla continua ricerca di composizioni che appagano il suo "Ego artistico"; Rodolfo Romano, eccellente maestro acquarellista, spazia con naturalezza dai paesaggi alla ritrattistica, con accurata pennellata di colore e di forma; Carlo Tarda: scultore e pittore astrattista e figurativo. Ospite d'onore: il pittore Antonino Di Stefano, maestro figurativo esecutore di pregevoli "oli" dai colori caldi e morbidi sia nelle composizioni di nature morte che nei paesaggi . Invitati a partecipare alla mostra la pittrice Alessandra: denota capacità non comuni nell'eseguire "icone" e figure simboliche; Alessandra D'Ercole: giovane pittrice che si esibisce con composizioni sia nel figurativo che in astratto; Franco Quilla: ottimo maestro figurativo sia con "oli" di natura morta che di paesaggi; Fabio Pofi: giovane intarsiatore che mette in bella mostra il suo talento; Carlo Ribaudo: autodidatta, dall'esecuzione ben riuscita di paesaggi e nature morte; Corrado Savone: studente dell'Accademia di Belle Arti di Frosinone, ha acquisito una notevole conoscenza della simbologia che usa sapientemente nei suoi oli. La mostra ha avuto un rinnovato successo, con la visita di pubblico sempre più numeroso e conoscitore dell'arte, sia nelle abili e raffinate composizioni tradizionali, che nelle nuove simbologie comunicative avanguardistiche. Solo i visitatori più coinvolti hanno lasciato messaggi lusinghieri e firme, quest'ultime circa cinquecento, hanno superato ben di centoventi della passata edizione e si consideri che è stata aperta quattro giorni in meno. Sentiti ringraziamenti al Presidente di BancAnagni Ing. Cataldo Cataldi per il contributo e ospitalità, e il Presidente del "Circolo Hernica Saxa" Dott. Luciano Maio per la cortese collaborazione. Paolo Carnevale

giovedì 7 gennaio 2010

Chiusura Mostra artisti anagnini 2009


Si è chiusa con una piccola festa, rallegrata dalla musica di Rocco Lisandro, la mostra di pittura e scultura di artisti anagnini presso la sede del circolo culturale "Hernica Saxa" (ex chiesa di S. Paolo). La rassegna organizzata dal gruppo artistico "Il Barnekow" ha avuto un ottimo successo di critica e di pubblico, nonostante la pioggia ed il freddo. Un ringraziamento particolare va al dott. Luciano Maio, presidente della cooperativa "Hernica Saxa" sempre attento e disponibile e all' ing. Cataldi per la sua sensibilità e apertura verso ogni manifestazione artistica. C.R.

mercoledì 6 gennaio 2010

Fausto Gatto




Nasce ad Anagni il 19 settembre 1962. Autodidatta e pittore per hobby, è da sempre alla ricerca della reazione del punto colpito dalla luce. Di tanto in tanto ama riunirsi con pochi amici con i quali partecipa a qualche mostra collettiva.

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Figure oggettivamente plastiche, presenze concrete e insieme simboliche vissute interiormente, stanno tra la luce e il buio, "scolpite" per mezzo di tutte le tonalità cromatiche che tra questi opposti si collocano.
Immagini che escono dal buio, chiarori di pelle che si muovono attraverso sinuosità e fughe verso l'esterno, come il piano e il forte musicale che è avvincente per il contrasto generato. Lo sguardo resta attratto dal raffigurato, il pensiero corre oltre di esso in un alternarsi di sequenze indotte dal pennello apparentemente chirurgico dell'autore, ma che liberano possibilità di lettura oltre il visibile che è indubbiamente piacevole e suggestivo. (E. Fanciulli)

sabato 2 gennaio 2010

Cittadini di Anagni di cui essere orgogliosi - Carlo Tarda - Scultore, Pittore.

Video di Federico Recine
 























Carlo Tarda è nato ad Anagni (Fr) il 3 marzo 1952, e vi risiede in Via Vittorio Emanuele n.28. Pittore figurativo e surrealista fin da giovane età, ha maturato progressivamente interesse per la scultura, conseguendone il Diploma all'Accademia di Belle Arti (Fr) nel 1989.
Pur praticando una personale ricerca estetica, tra esperienze simboliste, astrattismo geometrico e informale, non rinuncia allo studio della figura e della ritrattistica, sia in pittura che in scultura.
Ha partecipato a numerose collettive, sia locali che nazionali.

Enrico Fanciulli


Enrico Fanciulli ha esposto in numerose mostre in Italia e all'estero.
In Italia ha esposto, tra le altre città ad Anagni, Ferrara, Firenze, Fiuggi, Frosinone, Perugia, Roma, Venezia, Viareggio.
Ha partecipato all'estero alle seguenti mostre:
- Premio Internazionale d'arte "Città di Hallstahammar", Svezia 1985
- Fiera Internazionale d'Arte Contemporanea, Palazzo delle Esposizioni, Nizza 1985
-Arco 86, Arte Contemporanea, Feria Internacional De Madrid 1986
- Artexpo NY- New York International Art Fair, 1986
- The International Contemporary Art Fair, London Olympia, 1986
-ArtExpoCal, LosAngeles, USA, 1987
- Italian Artist Works atthe Drei Könige Basel, 1988

Sono passati circa dieci anni da quando ad Anagni ho conosciuto Enrico Fanciulli e la sua pittura. E durante il tempo che da allora è trascorso ho avuto evidenti prove del suo costante e libero impegno nella sua arte. A quel tempo era già chiaro in quale direzione, sia pure un po'timidamente, egli si muovesse ; ed era, la sua, una pittura chiara, sensibile, anche se lievemente velata; tale però, nei suoi elementi fondamentali, da apparire aperta a una maggiore ricchezza tonale, e a una più articolata modulazione della forma. Ed è quanto veramente è avvenuto, sia per la sua individuale maturazione, sia per l'accrescersi della sua cultura figurativa, sia per il suo essere alieno, decisamente dalle deviazioni di cui più ha sofferto la generazione cui appartiene.
Giovanni Colacicchi, già direttore Acc. Belle Arti di Firenze, docente, pittore, critico d'arte
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..Enrico Fanciulli, dunque, per quanto uomo di cultura (anzi, proprio perché uomo di cultura) rifugge dal culturismo scolastico, da quello scolasticismo pittorico che ha già prodotto eserciti di ottimi mediocri, di grammatici che non sanno comunicare. Egli infatti compie il suo sforzo grafico e cromatico alla scoperta del più sottile intimismo; e vi riesce data la natura poetica non solo dell'ambiente che rappresenta, ma anche e soprattutto della sua sensibilità di uomo.
Francesco Boneschi, già Presidente Federazione Italiana Arti Figurati
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... La stesura compositiva, la corposità degli impiantì di luce, gli accostamenti tonali, la impalcatura del colore, rivelano uno spirito libero e deciso che avvolge la procedura artistica in un sentitissimo clima passionale tanto che l'ambiente risulta immerso in una calda e pacata atmosfera. I ritmi sono, quindi, morbidi e fanno percepire chiaramente il nascere e lo svilupparsi di un linguaggio corsivo, fino a divenire di getto in una pittura rapidissima, quasi esistenziale.
Renato Lamperini, Critico d'arte

Rodolfo Romano


Nato a Roma l'11 luglio 1947, ma anagnino da sempre, autodidatta nel campo della pittura, ha partecipato fin da giovane ad innumerevoli mostre e rassegne d'arte in Anagni e altrove.
Ha studiato scenografia e realizzato le scene di diversi spettacoli di successo per ben 16 anni con la compagnia teatrale "Teresianum". Tra le più note: "Rugantino" "Peter Pan", ecc. Specialista nell'acquerello all'inglese, iscritto all'Associazione Acquerellisti d'Italia, ha esposto i suoi lavori in grandi mostre in lizza con artisti italiani ed europei, ottenendo notevoli risultati e molti premi: un suo acquerello è entrato nella collezione della pinacoteca di Lipari (Eolie). Mostre: Banca d'Italia, Fiat, Lancia ecc.

Si è cimentato nella pittura sacra partecipando alla decorazione della Chiesa di S. Giuseppe Artigiano in Roma con seiteleri sulla vita di Cristo. In Anagni, da cinque anni lavora alla decorazione della Chiesa-Santuario della Madonna delle Grazie con teleri sulla vita della Vergine. Attualmente oltre a completare la suddetta Chiesa è impegnato a realizzare un grande quadro in onore della Beata Suor Claudia De Angelis della Croce per le Suore Cistercensi.
Ha pubblicato in questo mese la sua terza raccolta di poesie titolata "Lanterne
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L'uso sapiente della tecnica dell'acquerello, derivato dalla migliore tradizione ottocentesca,
compone scene intimiste
dal sicuro impianto spaziale e luministico, a sottolineare stati d'animo di uomini e paesaggi.

Carlo Ribaudo


















Vive e lavora ad Anagni. Fin da giovanissimo ha nutrito grande passione per le arti figurative, in particolare per la fotografia e la pittura. Negli ultimi anni, da
autodidatta ha cominciato a leggere manuali di tecnica pittorica, a fare qualche tentativo e poi pian piano, ha iniziato a dipingere i primi quadri. Nella prima fase sono stati importanti i consigli e l'incoraggiamento di Antonino Di Stefano, grande pittore, con una profonda passione per l'arte.



Nella pittura mette anche a frutto le sue esperienze fotografiche. Paesaggi e nature morte, in particolare motivi floreali che permettono maggiore espressione di forme e colori, sono i suoi soggetti preferiti, ma la sua arte è in continua evoluzione. Ha partecipato a diverse mostre collettive.


venerdì 1 gennaio 2010

Antonino Di Stefano






Antonino Di Stefano nasce il 9 giugno 1936 a Catania; sin da giovanissimo manifesta il proprio interesse per l'arte ed in particolare per il disegno e la pittura: impara i primi rudimenti osservando di nascosto gli abili decoratori dei carretti siciliani e coltivando la propria passione come autodidatta fino ai primi anni '60. Frequenta corsi di pittura e disegno a Milano, perfezionandosi all'Accademia Artisti Associati, diretta da Franco Mosca e che annovera tra i docenti artisti del calibro di Rino Albertarelli, Lello Cremonesi e Giorgio Tabet.
Nella seconda metà degli anni '60, Antonino Di Stefano inizia a partecipare a numerose mostre collettive, ottenendo spesso riconoscimenti e premi, proponendosi come artista innovativo pur restando immerso nel filone della grande tradizione pittorica classica. Di Stefano, infatti, studia attentamente le opere dei grandi maestri del passato, quali Leonardo, Raffaello, Caravaggio, Chardin e Delacroix, traendone ispirazione e "filtrandone" l'opera con il gusto antico ed i colori della propria terra natia.
Negli anni 70 e '80 continua ad esporre le proprie opere ottenendo un crescente successo di critica e di pubblico. Nel 1979 alcune opere dell'autore vengono acquistate per il Museo Universitario di Santa Clara (USA).
A partire dalla seconda metà degli anni '80, Antonino Di Stefano dirada la propria partecipazione a mostre collettive. Sviluppa in questo periodo un crescente interesse verso le rappresentazioni artistiche di tempi, personaggi ed atmosfere passate: nascono così dall'abilità del suo dipingere, numerose opere dedicate ai "mestieri scomparsi" e due grandi tele sui miti greco-italici.
Nel 1998 realizza ad Anagni (FR) una mostra antologica dei suoi lavori, che riscuote un grande successo. Negli anni successivi, continua a dipingere, pur con crescenti difficoltà legate al proprio stato di salute. Nel 2002 realizza una grande tela per la Chiesa di S. Giuseppe Artigiano ad Anagni.
Nel 2003, paralizzato nel lato destro del corpo, scopre attraverso questo stato d'essere nuova linfa creativa, con estrema difficoltà, ma con grande perseveranza, e dalla fine del 2004 riprende a dipingere, utilizzando la mano sinistra. Ne deriva una pittura per alcuni versi "più libera", forse meno attenta alla precisione del tratto, ma vibrante e con sentita ricerca del colore e delle sue infinite possibilità espressive.
Di Stefano è sensibile al bello, inteso come "un'unità di relazioni formali fra le nostre percezioni sensibili" (Herbert Read); nei suoi quadri, siano in essi rappresentate figure umane, nature morte o paesaggi, vi è ricorrentemente un buon rapporto tra forma, superficie e massa degli oggetti", ciò che produce una sensazione di piacere e gratificazione nel fruitore dell'opera. Da quando dipinge con la mano sinistra, certo non per sua vocazione, ha mostrato una maggiore libertà espressiva, impregnata di precarietà, che rende i temi affrontati più vicini alla realtà esistenziale dell'uomo moderno. La natura è il punto di riferimento della pittura di Tonino, ma non lo si può definire né un romantico in chiave moderna, né un realista... egli ritiene che "la natura costituisce la fonte di stupende rappresentazioni che coinvolgono l'anima e producono notevoli emozioni". (E. Fanciulli)

Gianni Rontani



Nato nel 1934, risiede ad Anagni dal 1970. Da autodidatta, in quegli anni, ha dipinto alcuni quadri a olio. Dopo un lungo periodo di sospensione, nel 2001, ha ripreso a dipingere con la tecnica dell'acquarello. Ha frequentato per quattro anni a Roma un corso del pittore Giannetto Schneider. Inserito nel gruppo degli "acquerellisti romani" ha partecipato, tra il 2002 e il 2006, a mostre collettive a Roma, Anzio, Ostia Antica, Albano. Successivamente è stato presente nel 2007 ad Anagni (portico Comunale), ad Alatri (XV Expò d'Arte Ciociara) e ancora ad Anagni (Casa Bar-nekow); nel 2008 ad Alatri (XVI Expò d'Arte Ciociara) e ad Anagni (sala Hernica Saxa); nel 2009 in giugno ad Anagni a P.za San Giovanni (Festa dell'AVIS).
Mediante le tecniche dell'olio e dell'acquarello Gianni Rontani interpreta in maniera "figurativa" paesaggi e persone, scorci e particolari, con diligenza e creatività, presentando composizioni che sottolineano la naturale bellezza di ogni cosa.

Fabio Pofi


Fabio Pofi nasce ad Anagni il 30 agosto 1974 e da allora risiede nella frazione di San Bartolomeo. Fin dall'infanzia ha coltivato la passione per il legno, passione che, unita alla modesta esperienza acquisita da autodidatta, lo porta a realizzare piccoli lavori per sé e i suoi amici, acquistando con il ricavato delle vendite, macchinari e utensili che aiuteranno e miglioreranno il suo lavoro e la continua ricerca della precisione. Un giorno, quasi per gioco, decide di accostarsi all'arte dell'intarsio, che da sempre lo affascina, acquista delle essenze di impiallacciatura e realizza, nel 2007, la sua prima opera, il "Cristo". È proprio con quest'opera che partecipa nel 2008 al 41° Premio di pittura ed arti grafiche" S.Barbara" Colleferro, classificandosi al 5° posto. Nell'agosto del 2009 realizza, con l'aiuto dell'Accademia Bonifaciana e il suo presidente nonché amico Cav. Sante De Angelis, la prima esposizione nel suo paese natale, ottenendo numerosi elogi e consensi.
Nel novembre 2009 realizza lo stemma dell'Accademia Bonifaciana che è stato donato a Sua Em. Card. William J. Levada in ricordo della VII edizione del premio Bonifacio.
Il 4 dicembre 2009 partecipa al 42° Premio di pittura ed arti grafiche "S. Barbara" a Colleferro esponendo fuori concorso il "Nudo", premiato con il 23° trofeo Madak.