venerdì 17 dicembre 2021

Anagni - Addio a Federico Neri


Ci ha lasciato Federico Neri, giornalista di RAI Tre, con la passione per i documentari storici. Nel suo ruolo di doppiatore aveva dato la voce al giornalista Kent Brockman dei “Simpson”. Dopo la pensione si era trasferito ad Anagni.Tutti lo ricordiamo per la sua sensibilità artistica e la grande disponibilità. Conservo con grande piacere l’intervista che mi fece nel 2008 in occasione di una mostra di pittura. Siamo vicini alla moglie Stefania, ad Alessio e a tutta la famiglia. CR

domenica 10 ottobre 2021

Giovanni Colacicchi - Scorcio di Anagni (1925)

Scorcio di Anagni (circonvallazione sud) in un quadro del 1925 di Giovanni Colacicchi e ai nostri giorni.

Il quadro realizzato da Colacicchi (Anagni,19 gennaio 1900 – Firenze, 27 dicembre 1992) fu esposto alla prima mostra del Novecento Italiano del 1926, come da cartellino incollato nel retro del quadro. Una mostra storica che si tenne alla Permanente di Milano, la prima aperta a 125 dei maggiori artisti italiani (come Carrà, De Chirico, Morandi, Martini, Balla, Severini). Con questa mostra il gruppo dei Novecentisti riaffermava i valori della tradizione classica e un ritorno all’ordine contro le avanguardie, valori che questa opera rispecchia in pieno.



 

mercoledì 14 aprile 2021

Fabio Valente, il generale anagnino di Nerone

 Il 14 aprile del 69 d.C., dopo la morte di Nerone, si scontrarono i pretendenti al trono Otone e Vitellio. La battaglia di Bedriaco, in cui persero la vita circa quarantamila uomini, si concluse con il trionfo dell’esercito di Vitellio, guidato dai generali Aulo Cecina Alieno e Fabio Valente, originario di Anagni.

Fabio Valente, nato ad Anagni nel 35 d.C., era di famiglia equestre. In giovane età fece parte del Collegium Iuvenum anagnino. Divenne uno dei favoriti di Nerone che in seguito lo nominò legato della Legio I in Germania. Condusse brillantemente una campagna militare contro i Catti e represse la rivolta di Giulio Vindice. Dopo la battaglia di Bedriaco fu nominato console, ma rivestì il consolato per pochissimo tempo, perché, in seguito all’affermazione di Vespasiano, fu fatto prigioniero e poi giustiziato a Urbino nello stesso 69.  CR

https://jt1965blog.wordpress.com/2020/04/13/prima-battaglia-di-bedriaco-14-aprile-69-d-c/

Anagni. Le sostruzioni romane (fine II sec. a.C.) in via Bagno



martedì 2 marzo 2021

Anagni sotto i piedi - Contrada di Piscina

 

Apprendiamo con piacere che l’amministrazione comunale di Anagni ha rinunciato, grazie anche alla pressione delle associazioni, al progetto dell’ampliamento del parcheggio di Piscina. Auspichiamo che tutta l’area, assai compromessa nel passato, venga adeguatamente conservata e valorizzata.

L’area, infatti, nel secolo scorso è stata barbaramente cementificata. Dopo alcune costruzioni degli anni Venti, l’esplosione si è avuta negli anni Sessanta con la costruzione sopra gli Arcazzi dell’edificio della ex posta. (Ved art. 2013)

https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2013/07/anagni-sotto-i-piedi-contrada-di.html

Negli anni Ottanta è stata costruita, nelle adiacenze, la caserma dei Carabinieri, nonostante la forte opposizione.

Nella prima foto l’area archeologica di Piscina prima della costruzione della caserma e del parcheggio.

Nella seconda l'immagine dello stesso angolo in un quadro di Giovanni Colacicchi (1954)

Nella terza lo stesso angolo con le costruzioni più recenti. CR

https://anagniscuolafutura.blogspot.com/2013/06/anagni-sotto-i-piedi-contrada-di-piscina.html



domenica 10 gennaio 2021

Anagni. Monastero di Santa Chiara. Ruota degli esposti

 

Tutti ricordiamo, nel Parlatorio del monastero di Santa Chiara ad Anagni, la Ruota, utilizzata in tempi recenti per il ritiro dei dolci fatti dalle Clarisse.
La ruota però era nata, probabilmente, per  altri scopi. Fu proprio papa Innocenzo III a istituirla nel 1198, presso l’ospedale di Santo Spirito a Roma, per raccogliere i neonati abbandonati ed evitare che venissero gettati nel Tevere, come purtroppo accadeva spesso. 
La ruota, presente prevalentemente in monasteri femminili e ospedali, era una sorta di bussola girevole; consisteva in un cilindro ligneo diviso in due parti da uno sportello. Nella parte verso l’esterno si poneva, senza essere visti, il neonato, che si ritrovava all’interno dopo aver girato la ruota. Accanto a questa vi era una campanella; chi deponeva il bambino la suonava per avvertire di prendere il neonato e somministrargli le prime cure. 
Alla metà dell’Ottocento in Italia vi erano circa 1200 ruote. Esse furono abolite nel 1923 dal primo governo Mussolini, per cui ai giorni nostri ne restano pochi esemplari. Carlo Ribaudo

Stampa ottocentesca

Anagni - Chiesa di Santa Chiara (Foto C.Ribaudo)

https://anagniarte.blogspot.com/2015/01/anagni-chiesa-di-schiara.html