L’attuale viale alberato Giacomo Matteotti, il Convitto Principe di Piemonte e il Convitto Regina Margherita fanno parte di quell’insieme in cui l’architettura si armonizzava con il paesaggio, secondo canoni diffusi dalla fine del 1800 ai primi decenni del secolo successivo.
La scelta e la disposizione degli alberi non erano mai casuali, ma studiate con cura. Se si eliminano gli alberi e parte del parco del Convitto, si compromette il valore storico e paesaggistico dell’insieme.
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