In ricordo del pittore Franco Quilla che ci ha lasciato in questi giorni, ripropongo un articolo di AnagniArte del 2010.
https://anagniarte.blogspot.com/search?q=Quilla
In ricordo del pittore Franco Quilla che ci ha lasciato in questi giorni, ripropongo un articolo di AnagniArte del 2010.
https://anagniarte.blogspot.com/search?q=Quilla
La Torre delle Milizie, sita presso i Mercati di Traiano, sembra essere stata innalzata intorno al 1210 da Ugolino Conti di Anagni, che sarà eletto papa con il nome di Gregorio IX (1227-1241). Non si può escludere una precedente struttura difensiva.
La torre fu realizzata in tempi diversi. Essa sorgeva al centro di un cortile all’interno di edifici fortificati. In seguito le famiglie Annibaldi e Caetani la trasformarono in un vero e proprio castello merlato.
La torre, a pianta quadrata, è composta da tre corpi
sovrapposti “a cannocchiale”, cioè con un restringimento progressivo verso
l’alto. Il terzo piano (oggi ridotto a un moncone) cadde in seguito al terremoto
del 1349, che distrusse in parte anche la vicina Torre
dei Conti.
La Torre delle Milizie è pendente a causa di un cedimento del terreno che ne provocò la lenta inclinazione. Di tutte le torri presenti a Roma è la più grande giunta fino a noi.
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| Foto da Wikipedia |
La storia della torre sarebbe iniziata nell'858, quando fu eretto un primo nucleo fortificato da Pietro dei Conti di Anagni (Wikipedia) sopra una delle esedre del portico del Tempio della Pace, fatto costruire da Vespasiano (71-75 d.C.). Secondo altri la torre fu costruita da Papa Nicolò I (858-867). Nel 1203 Papa Innocenzo III la fece ampliare per ospitare la sua famiglia, i Conti di Segni. La torre attualmente è alta 29 metri, mentre in origine raggiungeva i 50-60 metri. La sua altezza fu ridotta a seguito di diversi terremoti, in particolare quello del 1349. Insieme alla vicina Torre delle Milizie (Conti e papa Bonifacio VIII) caratterizzava la zona nel periodo medievale.
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| Ricostruzione dell'originale |
Anagni - Inizia oggi, 23 Agosto, il Festival del Teatro Medievale e Rinascimentale. XXXII edizione. Sette serate di grande spettacolo. Ingresso libero
Nella cripta della Cattedrale di Anagni è rappresentata la storia di San Magno. In questa scena sono rappresentati il vescovo e il popolo di Anagni davanti alla città in attesa dell'arrivo del corpo del Santo.
News - Anagni - Il vescovo della nostra diocesi, Ambrogio Spreafico, ha deciso di mettere a disposizione dello scultore Jacopo Cardillo, noto come Jago, la chiesa sconsacrata della Madonna del Popolo di Anagni, affinché diventi un centro di ricerca e creazione artistica. Jago ha creato un laboratorio simile a Napoli nella chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi. ------------------
Questa chiesa è situata presso porta San Francesco, nella contrada Valle Sant’Andrea. Essa ha avuto diversi nomi Santa Maria in Criptis, Santa Maria Di Palazzo e Madonna del Popolo dal 1490. In epoca romana qui sorgeva un tempio dedicato alla dea Libitina.
La chiesa fu danneggiata e abbandonata durante l’assedio degli Spagnoli nel 1556. Nel 1737, in seguito alle numerose richieste dei cittadini, il Comune decise di ricostruirla a spese della collettività. L’incarico fu dato all'architetto Manoel Rodriguez dos Santos, autore del progetto anche della Chiesa di Santa Chiara. I lavori si protrassero a lungo fino al 1754 senza che la chiesa venisse completata. Nel 1837 fu completata la facciata per rendere grazie alla Madonna che aveva liberato il popolo di Anagni dal flagello del colera..
Nella tela dell’altare centrale, alle spalle della
Madonna, è visibile un panorama della città di Anagni che potrebbe aver avuto
come riferimento una stampa del 1749. La tela (che necessita di un restauro) è opera del pittore Magno
Tucciarelli.
Attualmente la chiesa è chiusa al pubblico e ha bisogno di restauro e manutenzione. Carlo Ribaudo
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| Jago |
La chiesa di Sant’Agostino, con l’annesso convento (ex caserma dei carabinieri) ci è giunta nel suo aspetto settecentesco. La chiesa appartenne all’ordine agostiniano (lo stesso di papa Leone XIV) fino al 1870. L’edificio presenta una pianta circolare con cupola.
Dopo l’ingresso, nella cappella di destra c’è il Sacrario Militare con le foto dei Caduti di Anagni nella prima guerra mondiale.
La proprietà è del Comune di Anagni.
Le prime testimonianze delle fonti relative ai contatti tra Ernici e Roma risalgono al VII secolo a.C. Durante la guerra tra Roma e Albalonga nel 672 a.C., l’anagnino Levio Cispio, comandante dell’esercito ernico, accorso in aiuto del re Tullio Ostilio, avrebbe difeso la città sulla parte del colle Esquilino, che sarebbe stato chiamato Cispio in suo onore.
Il colle è una propaggine dell’Esquilino e su di essa sorge la Basilica di Santa Maria Maggiore; sul lato dell'abside a piazza dell'Esquilino fu posto l'obelisco Liberiano o dell'Esquilino, dopo che il terreno del Cispio fu fatto livellare da Sisto V.
Su questo colle nel IV sec. d.C. il console Giunio Basso edificò una basilica civile, con un'aula rettangolare absidata. Nel 1930 furono rinvenuti i resti dell'edificio e definitivamente demoliti. L'interno era rivestito di mosaici (opus sectile), oggi conservati presso il museo di Palazzo Massimo (Ila e le ninfe) e nei musei Capitolini (Tigre e Toro). CR
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Anagni - Orto dei Canonici. Testa maschile elmata. |
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| Colli di Roma |
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| Roma - Musei Capitolini |
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| Roma - Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo |
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| Foto C. Ribaudo |
Interessante e molto partecipata la presentazione del volume “La chiesa di San Pancrazio”, a cura di Flavia Colonna, svoltasi sabato 18 gennaio. Questa chiesa è nel cuore di molti anagnini, in quanto parrocchia di uno dei quartieri più popolari della città, che ha conservato, in gran parte, il suo tessuto urbanistico medievale. Nella chiesa, ricostruita nel XVIII secolo e restaurata di recente, si conserva parte di un affresco cinquecentesco di Madonna con bambino.
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Santa Secondina, originaria di Anagni, si convertì al cristianesimo e ricevette il battesimo per mano del vescovo San Magno martire. Non tardò ad abbattersi anche su di lei la furia della persecuzione anticristiana indetta dall’imperatore Decio. Il suo corpo riposa nella cripta della cattedrale di Anagni, nell’altare di sinistra. AnagniArte